Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Nutrizione 27 Aprile 2018

Colesterolo alto. Tutti i rischi di un nemico “silenzioso”

«Con l’ipercolesterolemia maggiore suscettibilità a sviluppare malattia di Alzheimer e patologie neurodegenerative». Emanuele Marzetti, geriatra del Policlinico A. Gemelli di Roma, rivela alcuni dati emersi da una recente ricerca, a cui egli stesso ha contribuito, spiegando definizioni e rischi di un colesterolo fuori controllo. Il colesterolo alto è considerato tra i nemici numero uno della salute. […]

di Isabella Faggiano

«Con l’ipercolesterolemia maggiore suscettibilità a sviluppare malattia di Alzheimer e patologie neurodegenerative». Emanuele Marzetti, geriatra del Policlinico A. Gemelli di Roma, rivela alcuni dati emersi da una recente ricerca, a cui egli stesso ha contribuito, spiegando definizioni e rischi di un colesterolo fuori controllo.

Il colesterolo alto è considerato tra i nemici numero uno della salute. Ma quando bisogna davvero avere paura?

«Il colesterolo è una sostanza che serve per vivere. Non va demonizzato. Non è il male assoluto. Diventa pericoloso quando i valori superano il livello di guardia nel sangue, cioè di 200 mg/dL. Al di sotto di questo valore non rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare, è anzi un elemento fondamentale per la buona salute».

Ci sono dei campanelli che ci mettono in allerta quando il livello nel sangue supera un certo valore?

«Purtroppo no. Fino ad un valore di 300-350 mg/dL non si hanno sintomi e quindi l’unico modo per poter conoscere il proprio livello di colesterolemia è misurarla con un esame specifico. In alcuni soggetti, e in presenza di valori molto più alti,  è possibile notare delle macchie giallognole intorno alle palpebre. Si chiamano xantelasmi e sono degli accumuli di colesterolo a livello cutaneo e sottocutaneo».

Quali sono i rischi di un colesterolo fuori controllo?

«In prevalenza sono di natura cardiovascolare. Si tratta di malattie delle coronarie, la cui manifestazione più grave è l’infarto del miocardio. Le arterie degli arti inferiori, inoltre, possono restringersi creando una condizione di arteriopatia obliterante degli arti che, nei casi più estremi, può richiedere l’amputazione. Ancora, un altro effetto può essere l’ictus cerebrale. Queste sono le tre conseguenze classiche di un cattivo controllo del colesterolo. Ma nel corso degli ultimi anni sono emerse anche altre possibili complicazioni come, ad esempio, una maggiore suscettibilità a sviluppare la malattia di Alzheimer. Ne consegue che, grazie alle più recenti acquisizioni scientifiche, i fattori di rischio cardiovascolari, non sono più correlati soltanto allo sviluppo di malattie cardiovascolari in senso stretto, ma anche a patologie di natura neurodegenerativa come, appunto, la malattia di Alzheimer».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, un francobollo per i sessant’anni: “Un tributo alla ricerca e a chi la rende possibile”

Un gesto simbolico, ma denso di significati: racchiude l’orgoglio di una comunità scientifica, la gratitudine dei pazienti, la fiducia dei volontari e la tenacia dei ricercatori
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”