Sanità 7 Marzo 2018 18:33

Farmaci, Melazzini (Aifa): «Li prescrivano anche gli infermieri». La replica di Anelli (FNOMCeO): «Resti atto medico»

Il direttore dell’Agenzia per il farmaco apre alla possibilità, anche se sottolinea: «Serve modifica di legge». Contrario il mondo medico. Il presidente della Federazione degli Ordini: «Così si rischia un abbassamento di qualità dei Servizi Sanitari»

«Anche gli infermieri dovrebbero poter avere la possibilità di prescrivere farmaci e presidii sanitari». La dichiarazione del direttore dell’Aifa Mario Melazzini, ospite del congresso degli infermieri a Roma, accende la polemica nel mondo sanitario. «Vogliamo aprire alla prescrizione dei farmaci da parte degli infermieri, con modalità da approfondire – ha aggiunto Melazzini -. Per autorizzarli servirebbe però una modifica di legge». Un cambiamento che dovrebbe rientrare nell’ottica «del grande cambiamento dell’assistenza che il Servizio sanitario nazionale dovrà affrontare, in particolare ai malati cronici e agli anziani».

Il tema è tornato alla ribalta anche su sollecitazione della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). La presidente Barbara Mangiacavalli ha annunciato di aver consegnato un documento all’Aifa in cui si fa riferimento alle esperienze internazionali in materia, come la Spagna. Si tratta di «un documento riservato di lavoro, in cui è stata fatta un’analisi su esperienze previste nella letteratura infermieristica» ha affermato Mangiacavalli. «La Spagna – ha sottolineato – è solo l’ultimo paese che ha normato la prescrivibilità di alcuni farmaci da parte dell’infermiere, ma lo hanno fatto anche la Gran Bretagna, la Francia ed altri. Questi sono i riferimenti di cui si è discusso con Aifa. L’apertura c’è. Ora si tratta di rivisitare il quadro normativo. Quello che interessa in maniera prioritaria in Italia è la possibilità di prescrivere presidi e ausili per incontinenza, per le istomie, per l’alimentazione speciale, per le medicazioni avanzate, perché in questi settori gli infermieri hanno competenze specialistiche».

La proposta ha trovato il plauso di Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, mentre non si è sbilanciato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «In questo momento non è nell’agenda, penso ci saranno altri momenti e altri luoghi nei quali riflettere su questo. Sinceramente conosco le richieste che vengono da entrambe le parti e sono questioni delicate, che non si esauriscono in una frase».

Il mondo medico esprime invece netta contrarietà. «La prescrizione dei farmaci è e non può che rimanere atto medico, è una questione di garanzia nei confronti dei nostri pazienti e dei nostri sistemi sanitari» afferma il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli che contesta il “task shifting”, il trasferimento delle competenze professionali dal medico ad altre figure sanitarie. Anelli sottolinea che «in tutti i paesi dove si è attuato, il risultato è stato un abbassamento di qualità dei Servizi Sanitari» anche perché «le competenze del medico non gli derivano da investitura soprannaturale, ma sono acquisite in ragione di percorsi formativi condivisi da tutte le istituzioni e gli attori coinvolti». Sulla stessa lunghezza d’onda Giampietro Chiamenti, presidente nazionale della Fimp, Federazione italiana medici pediatri, che chiosa: «Se l’infermiere arriva alla prescrizione dei farmaci, bisogna presupporre che a monte abbia una preparazione come quella di un medico. Se così non sarà, sono contrario e rivendico la funzione del medico nella prescrizione dei farmaci».

Articoli correlati
Carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione: da AIFA ok a rimborsabilità talazoparib in combinazione con enzalutamide
Via libera dall’AIFA alla rimborsabilità di talazoparib , in combinazione con enzalutamide, nel trattamento dei pazienti adulti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione. Il farmaco è classificato in categoria H e può essere prescritto, di volta in volta, da centri ospedalieri e oncologi
Tumore al polmone ALK-positivo in stadio precoce: alectinib rimborsabile in Italia
AIFA ha approvato la rimborsabilità di alectinib come trattamento adiuvante per il NSCLC ALK-positivo in stadio precoce. La decisione si basa sui risultati dello studio ALINA e rafforza l’importanza della profilazione molecolare anche nei pazienti operabili
di Camilla De Fazio
Tumore della prostata: AIFA approva olaparib in combo con terapia ormonale come prima linea di trattamento
Via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco all’uso di olaparib (AstraZeneca e MSD), in associazione a terapia ormonale, nel trattamento di prima linea del carcinoma prostatico metastatico e resistente alla castrazione e con mutazioni BRCA 1/2. In Italia, ogni anno, sono stimati oltre 40 mila nuovi casi di questa neoplasia. L’importanza del test genomico per la tempestività delle cure
Miastenia Gravis generalizzata: da AIFA via libera a rimborsabilità di ravulizumab
L’’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità a ravulizumab nel trattamento di adulti affetti da Miastenia Gravis generalizzata. Il farmaco agisce inibendo la proteina C5 nella fase terminale della cascata del complemento, parte del sistema immunitario
Linfoma mantellare recidivato o refrattario: AIFA approva rimborsabilità di pirtobrutinib
Il farmaco potrà essere prescritto a pazienti adulti precedentemente trattati con un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK). Pirtobrutinib è il primo e unico inibitore di BTK reversibile
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.