Salute 9 Luglio 2025 17:56

Tumore al seno, l’IA potenzia la precisione dei radiologi nelle mammografie

Lo dimostra una ricerca che ha coinvolto 12 radiologi e 150 mammografie. Grazie a un sistema di tracciamento oculare, sono stati monitorati i movimenti degli sguardi durante la lettura senza e con supporto IA
di I.F.
Tumore al seno, l’IA potenzia la precisione dei radiologi nelle mammografie

L’intelligenza artificiale (IA) non sostituisce i medici, ma affina il loro sguardo. Secondo uno studio pubblicato su Radiology, l’uso dell’IA durante la lettura delle mammografie migliora l’accuratezza diagnostica, agevolando i radiologi nel concentrarsi sulle aree sospette. Aumentano sia la capacità di individuare lesioni reali che l’efficienza del processo, grazie a segnali visivi che guidano l’attenzione e rafforzano le decisioni cliniche. Il team, guidato da Jessie Gommers del Radboud University Medical Center (Paesi Bassi), ha coinvolto 12 radiologi e 150 mammografie (75 con tumore, 75 senza). Grazie a un sistema di tracciamento oculare, sono stati monitorati i movimenti degli sguardi durante la lettura senza e con supporto IA. L’IA, certificata dagli enti FDA e CE, assegnava un punteggio da 1 a 100 a ciascuna zona sospetta

Più precisione senza sacrificare il tempo

I risultati parlano chiaro: l’area sotto la curva ROC (AUC) passa da 0,93 (senza IA) a 0,97 (con IA), un miglioramento statisticamente significativo. Sensibilità e specificità restano simili, così come il tempo medio di lettura (circa 30 secondi). Tuttavia, sotto il profilo comportamentale, cambia ciò che conta: i radiologi trascorrono meno tempo sulle aree normali (copertura di 9,5% vs 11,1%) e più tempo su quelle con lesioni (5,4 vs 4,4 secondi).

IA come un ‘sesto senso’

Quando l’IA assegna un punteggio basso, rassicura il radiologo, che può confermare velocemente l’assenza di lesioni; al contrario, punteggi elevati stimolano una revisione più attenta . In questo modo, l’IA funge da guida visiva, contribuendo a un’interpretazione più mirata ed efficiente. Gli autori avvertono: l’affidamento eccessivo all’IA potrebbe influenzare le decisioni cliniche, per cui è fondamentale che i radiologi siano formati per leggere criticamente i suggerimenti . In corso di svolgimento ulteriori studi per definire il miglior momento di accesso all’IA (inizio o su richiesta) e per identificare situazioni in cui l’IA è più incerta.

 

 

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