Un bambino su quattro, tra i 6 e i 10 anni, è in sovrappeso o obeso. Un dato che non racconta solo di cattive abitudini alimentari, ma anche di stili di vita scorretti che vedono i giovani d’oggi troppo sedentari e poco inclini all’attività fisica. Per invertire questa tendenza nasce lo “Sportello Nutrizionale del Cittadino”, un’iniziativa promossa dall’Ordine dei Farmacisti di Roma, con il supporto di Fenagifar e degli altri Ordini professionali coinvolti. Un progetto che guarda lontano e agisce vicino, nella logica della prossimità, come sottolinea il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, Giuseppe Guaglianone: “La farmacia è la struttura per eccellenza in questa nuova visione del Servizio Sanitario Nazionale. Un presidio sempre più centrale, che può intercettare i bisogni della popolazione e favorire un cambio di rotta culturale, basato sulla prevenzione”.
Prevenire è meglio che curare
Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione di Agifar, Futurpharma, MondoFarmacia e Utifar, prevede che i farmacisti aderenti vengano formati ad hoc per proporre ai cittadini un questionario sugli stili alimentari, elaborato da un team interdisciplinare. Uno strumento semplice, ma prezioso, per far emergere comportamenti a rischio e favorire, quando necessario, un invio diretto al medico grazie a un’app dedicata, attualmente in fase di sviluppo. L’obiettivo? Intercettare il problema prima che diventi una vera e propria patologia. Abbiamo colto l’opportunità di promuovere un progetto sinergico tra le professioni sanitarie, capace di mettere a sistema le rispettive competenze e garantire un’azione congiunta, capillare ed efficace sul territorio”, spiega Vladimiro Grieco, presidente Fenagifar e segretario dell’Ordine dei Farmacisti di Roma.
Il “Cibo che educa”
A credere nell’iniziativa anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che ha definito lo sportello una “buona prassi da estendere a tutto il territorio nazionale”, in linea con il nuovo corso del Ministero della Salute. Ma il progetto non si ferma al banco della farmacia. A partire da ottobre, si apriranno le porte delle scuole capitoline con il programma “Cibo che educa”, pensato per avvicinare i bambini e i ragazzi alla cultura del benessere alimentare. Un modo per parlare di cibo in chiave educativa, evitando colpevolizzazioni e costruendo invece consapevolezza.