Lavoro 24 Aprile 2023 11:34

App Enpam, ultimi giorni per fare domanda. E la Fimmg chiede estensione a medici in formazione

I giovani corsisti in Medicina Generale sarebbero esclusi in quanto non inseriti nelle graduatorie. Ma non è escluso che qualcosa cambi

App Enpam, ultimi giorni per fare domanda. E la Fimmg chiede estensione a medici in formazione

Il 30 aprile è l’ultimo giorno utile sia per fare domanda di pensione part-time Enpam attraverso App (Anticipo di Prestazione Previdenziale) sia, per i giovani medici, per fare domanda di affiancamento ad un collega più anziano che ha scelto App, così da avere subito una convenzione a tempo indeterminato.

Un vantaggio per i veterani

Riassumendo, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che abbiano i requisiti per la pensione di vecchiaia o per il pensionamento anticipato, possono fare domanda di pensione part-time alla propria azienda sanitaria entro il 30 aprile. Così facendo, ci si candida a restare in servizio fino a 70 anni (o 72 in alcuni casi previsti dalla legge) con la possibilità di ridurre l’impegno di lavoro dal 30 al 70% in meno, venendo affiancati per la restante parte da un collega più giovane. I pazienti restano in carico al medico uscente, mentre il compenso sarà diviso in percentuale tra il titolare e l’affiancatore. Il titolare percepirà, per la parte di attività ridotta, un assegno pensionistico Enpam. Per fare domanda basta scaricare la certificazione dall’area riservata sul sito Enpam ed inviarla, insieme al modulo pubblicato da Sisac, alla propria azienda sanitaria. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito Enpam nella pagina “Come fare per” dedicata all’App. La domanda, ricordiamo, non è impegnativa.

Un’opportunità per i giovani

Per quanto riguarda invece i giovani medici inseriti nelle graduatorie regionali per la medicina di famiglia e la pediatria di libera scelta che vogliano candidarsi per l’affiancamento, anche loro devono fare domanda entro il 30 aprile. I vantaggi dell’affiancamento consistono nell’ottenere una convenzione a tempo indeterminato, un compenso minimo di partenza assicurato (la parte di attività lasciata dal collega in pensione part-time) a cui si aggiungeranno i propri redditi, e la maturazione del punteggio restando in graduatoria anche durante il periodo di affiancamento. Per fare domanda (non impegnativa) di affiancamento è necessario inviare un modulo alla Regione (non all’azienda sanitaria). Anche in questo caso tutte le informazioni sono reperibili sul sito Enpam alla pagina “Come fare per” dedicata all’App.

L’impegno Fimmg per estendere App ai medici in formazione

E i medici iscritti ai corsi di formazione in medicina generale? Per loro non è al momento prevista la possibilità di fare domanda di affiancamento, in quanto non inseriti nelle graduatorie regionali, ma non è escluso che presto qualcosa cambi. La Fimmg, infatti, ha accolto con soddisfazione i vantaggi derivanti dall’App per i giovani medici di medicina generale, ed è ora al lavoro affinché questa possibilità venga estesa anche ai corsisti di medicina generale, non solo per fronteggiare la carenza di nuovi medici, ma anche per rendere più sostenibile, graduale e tutorato l’ingresso dei giovani nella professione. Infatti, come sottolinea la Fimmg Formazione in una nota: «Oggi l’avvio della professione avviene in modo sempre più rapido e con un carico assistenziale importante già dal primo giorno di convenzione, ma senza la garanzia di ottenere gli incentivi per organizzarsi in rete o in gruppo con altri colleghi o per assumere collaboratori di studio e personale infermieristico. L’App rappresenta un’opportunità per i giovani colleghi e colleghe che avrebbero così la possibilità di entrare nella professione affiancati e con gradualità, senza il timore di ritrovarsi improvvisamente da soli con mille assistiti e di non riuscire a organizzarsi in caso di malattia improvvisa o per il congedo di maternità. Pensiamo alle tante giovani colleghe che affrontano la maternità con la paura di non trovare un sostituto o ai tanti giovani colleghi che continuano a lavorare senza riuscire ad assentarsi per il congedo di paternità».

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