Salute 21 Novembre 2022 15:33

Alcool, bullismo e obesità: per combatterli un progetto che punta sulla “viralità”

L’OMCeO Napoli lancia il modello nelle scuole. Il presidente Zuccarelli: «Puntiamo ad un’educazione tra pari del tutto innovativa»
Alcool, bullismo e obesità: per combatterli un progetto che punta sulla “viralità”

Il 44.2% dei bambini napoletani tra i 7 e i 9 anni è obeso o in sovrappeso. Il 20% tra gli 11 e i 17 anni consuma bevande alcoliche, soprattutto nel fine settimana o in compagnia e l’1% di questa fascia d’età ha avuto almeno un’intossicazione acuta da alcol. E ancora, i dati sul bullismo e cyberbullismo, con oltre 1.000 casi dichiarati in Campania da gennaio 2022, che appaiono come la punta di un enorme iceberg sommerso. E non è meno preoccupante il fenomeno dei disturbi alimentari. Ogni anno in regione si registrano nella popolazione femminile circa 240 nuovi casi di anoressia nervosa e 360 nuovi casi di bulimia nervosa. Tra i maschi i nuovi casi di anoressia nervosa e di bulimia nervosa sono, rispettivamente, 23 e 10 – 15 ogni anno. Inoltre, i medici di Napoli denunciano che tra i giovanissimi il 20% ha un disturbo dell’ambientazione o un disturbo borderline di personalità e dopo la pandemia si è arrivati al 30% circa.

Un progetto di prevenzione e comunicazione

Questo il preoccupante quadro dal quale nasce il progetto pilota “La salute passa attraverso le immagini: Infanzia, Famiglia e Scuola: un nuovo modello per divulgare la salute”. Ideato dalla Commissione Infanzia, Famiglia, Scuola dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli costituita da 14 medici (tra cui i consiglieri dell’Ordine Rossella Santoro e Aniello Pietropaolo) e coordinata dalla dottoressa Raffaella de Franchis.

«Il progetto pilota coinvolgerà inizialmente tre istituti superiori cittadini – spiega de Franchis – e prevedrà una serie di lezioni in classe, tenute dai medici, odontoiatri e da referenti di CittadinanzaAttiva, proprio su temi di grande impatto quali dipendenza da alcol, da fumo e da sostanze stupefacenti, ma anche obesità, anoressia e bulimia, bullismo, cyberbullismo e salute orale». Alla fine del percorso didattico – aggiunge Pietropaolo – gli alunni diventeranno protagonisti e saranno chiamati a realizzare vere e proprie campagne informative e di sensibilizzazione sugli argomenti appresi, con le modalità a loro più familiari, dai social ai video su Tik Tok».

A maggio la premiazione dell’elaborato più efficace

«Utilizzando questa modalità – spiega infine il presidente OMCeO Napoli Bruno Zuccarelli – i messaggi educativi ricevuti dai ragazzi verranno amplificati a cascata attraverso il loro stesso linguaggio e si realizzerà così un’educazione tra pari del tutto innovativa. Tutti gli elaborati prodotti verranno presentati nel mese di maggio presso il nostro Ordine e i tre che saranno considerati i più originali ed efficaci riceveranno un riconoscimento». Il progetto pilota è proposto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, coordinato dalla dottoressa Luisa Franzese, e con Cittadinanza Attiva Campania, presieduta da Lorenzo Latella.

 

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