Lavoro e Professioni 15 Aprile 2022 10:52

Trattata da no vax, ma si era vaccinata: la Asl sbaglia e paga con tante scuse

Stipendio decurtato per un errore amministrativo: l’odissea di un’operatrice sanitaria per far valere il suo diritto
Trattata da no vax, ma si era vaccinata: la Asl sbaglia e paga con tante scuse

Una busta paga di poche decine di euro. È l’amara scoperta che ha fatto un’operatrice sanitaria di una Asl laziale con ventennale carriera alle spalle. Dopo aver pensato ad un errore ed aver però appurato amaramente che non lo era, la professionista è finita nel vortice della burocrazia amministrativa, brancolando nel buio a lungo prima di avere una spiegazione e quindi riuscire a fare valere i suoi diritti.

I fatti e l’accusa “no vax”

Attraverso una fredda comunicazione, senza particolari specifiche, la professionista viene a conoscenza che il suo stipendio mensile è stato decurtato per un debito orario. A questo punto, da una infinita spirale di mail e comunicazioni di vario genere – e solo dopo numerosi solleciti – riesce ad ottenere una spiegazione: l’alleggerimento dello stipendio è riferito al periodo in cui era stata sospesa dal lavoro, malgrado avesse già intrapreso il percorso vaccinale previsto dalla normativa vigente. La donna non si dà per vinta, continua a bussare negli uffici e inviare comunicazioni, ma è isolata dai colleghi e non trova supporto di nessun genere.

La svolta

La dipendente si trova al bivio: chiedere che la somma decurtata sia almeno rateizzata, spalmandola in più mensilità, oppure andare fino in fondo. Tutti i suoi interlocutori anche aziendali le suggeriscono la prima soluzione, ma lei decide di affidarsi ai legali di Consulcesi & Partners. Il lavoro sull’ufficio personale produce intanto un’altra informazione che si rivela decisiva: nonostante dopo aver ricevuto la comunicazione di sospensione avesse subito completato il ciclo, inviando il relativo certificato di idoneità, gli uffici competenti avevano, invece, impiegato oltre 20 giorni per lavorare quella pratica. Il ritardo viene poi giustificato con la necessità di attendere le determinazioni dell’ufficio competente per la sicurezza sul lavoro. Grazie ai legali di Consulcesi & Partners, contesta questa motivazione ed ottiene l’immediato riaccredito della somma indebitamente decurtata.

Il parere dei legali

«La contestazione – spiegano i legali di C&P – si fondava principalmente sul fatto che la professionista si era prontamente attivata, non soltanto per completare l’iter vaccinale previsto dalla legge, quanto per comunicare formalmente alla parte datoriale la disponibilità all’immediata ripresa del servizio, allegando il certificato di vaccinazione. Per contro, l’inerzia mostrata dall’azienda era del tutto inescusabile, anche in ragione del fatto che l’eventuale verifica del documento avrebbe potuto agevolmente eseguirsi interrogando la piattaforma informativa, che subito avrebbe confermato la circostanza, consentendo l’inoltro, nel giro di pochi momenti, dell’autorizzazione al rientro del dipendente. L’omesso ripristino del rapporto di lavoro dinanzi alla tempestiva offerta della prestazione da parte del lavoratore, se reiterato nel tempo, avrebbe quindi potuto condurre ad una declaratoria di illegittimità del rifiuto del datore, con conseguente obbligo di quest’ultimo all’obbligo retributivo anche in assenza della prestazione lavorativa, ragion per cui l’Azienda ha ritenuto opportuno desistere provvedendo bonariamente al rimborso di quanto illegittimamente detratto».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Liguria: all’Asl4 il primo «spazio etico» delle strutture sanitarie
Nell'Asl4 della Liguria è stato istituito ufficialmente lo «Spazio Etico», il nuovo servizio di incontro e ascolto in cui i professionisti sanitari, i pazienti, le famiglie e i caregiver possono condividere riflessioni su temi etici che riguardano la salute e l’attività assistenziale
Prevenzione, Cavallo (Assistenti Sanitari): «La lotta al tabagismo parta dalle scuole. Il target è arrivare al 5% di fumatori»
La presidente della commissione di Albo degli Assistenti Sanitari Maria Cavallo spiega il ruolo della professione nelle campagne di prevenzione. E ricorda: «Siamo stati i primi professionisti a contatto con la popolazione quando abbiamo distribuito il vaccino anti polio». Sui no vax: «Devono essere oggetto di confronti diversificati perché ogni tipologia di scetticismo necessita un approccio diverso»
Il ritorno dei medici non vaccinati: ovvero, dell’obbligo vaccinale tra politica, scienza e deontologia
di Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)
di Ciro Isidoro, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia (Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, Novara)
Se il medico è responsabile c’è il risarcimento alla ASL
La Corte dei Conti lo scorso giugno ha stabilito un risarcimento alla ASL da parte di un medico ritenuto totalmente responsabile di tardiva diagnosi
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Italiani più longevi e in salute, ma personale sanitario ridotto del 5,6%. I 30 anni delle aziende sanitarie pubbliche
Al Ministero della Salute manager Fiaso a confronto. Tra i Dg età media 58 anni, 22% le donne, solo il 10% ha esperienza in più regioni. Migliore: «Direttori cruciali nel Ssn, ma serve personale: già 10 regioni su 20 hanno avviato le stabilizzazioni Covid»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio