Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Vista 17 Novembre 2020

Glaucoma: il ladro silenzioso della vista. Come difendersi?

Il glaucoma non dà sintomi. Spesso, il paziente non si accorge di esserne affetto: l’intervista al Responsabile UO Glaucoma IRCCS della Fondazione Bietti, il professor Francesco Oddone

Il glaucoma è una delle principali cause di cecità irreversibile al mondo. Una malattia asintomatica nella forma primaria, la più diffusa: da 1/3 alla metà dei pazienti affetti, infatti, non sa di averla. Abbiamo approfondito l’argomento con il Responsabile UO Glaucoma IRCCS della Fondazione Bietti, il professor Francesco Oddone.

DEFINIZIONE E SINTOMI DEL GLAUCOMA

«Il glaucoma è una malattia degenerativa che colpisce il nervo ottico – spiega il professor Oddone – normalmente, non si hanno sintomi premonitori: il glaucoma può iniziare e decorrere in modo silente, solo grazie alla visita oculistica può essere diagnosticato. Solo raramente, in alcune forme di glaucoma più rare, come il glaucoma acuto, può manifestarsi con sintomi caratterizzati da disturbi della vista e dolore forte ma la stragrande maggioranza dei glaucomi vengono diagnosticati nel corso della visita oculistica».

Definizione e sintomi del glaucoma

PREVENZIONE E FATTORI DI RISCHIO

Moltissime persone sono affette da questa problematica a causa della mancata diagnosi precoce: «Per questo è fondamentale la prevenzione secondaria, ossia la diagnosi in tempi rapidi effettuata attraverso le visite oculistiche che a partire dai 40-45 anni dovrebbero essere fatte annualmente» precisa il professore.

I fattori di rischio del glaucoma sono:

  • l’età: il rischio aumenta con l’aumentare dell’età. Il glaucoma può essere anche congenito ma è molto raro, si tratta di forme geneticamente determinate molto gravi e richiedono un approccio e una gestione diversa della malattia.
  • La pressione intraoculare: più è alta tanto maggiore è il rischio di sviluppare glaucoma. Tuttavia, questo può insorgere anche con pressioni oculari basse. Il valore della pressione oculare da sé non permette di fare una diagnosi, va integrato con i risultati di altri test ed esami.
  • Familiarità: se si ha un familiare diretto affetto dalla malattia, il rischio aumenta vertiginosamente.

LE DIVERSE FORME

Tutte le forme di glaucoma hanno in comune l’esito finale che è la degenerazione del nervo ottico, il nervo che permette la visione. «Si possono differenziare per il meccanismo che porta a questa degenerazione. Possiamo distinguere – prosegue lo specialista della Fondazione Bietti, IRCCS sostenuta dalla Fondazione Roma – le forme di glaucoma iperbasico a pressione alta e le forme a pressione bassa; tra quelle a pressione alta riconosciamo quelle ad angolo aperto – struttura interna all’occhio tra l’iride e la cornea che serve a drenare i liquidi prodotti dall’occhio – e ad angolo stretto».

COME SI TRATTA?

Il glaucoma oggi si tratta essenzialmente «attraverso la riduzione della pressione dell’occhio – sottolinea il professore -. È il caposaldo di qualsiasi terapia che sia medica, laser o chirurgica. La riduzione della pressione dell’occhio è efficace nel rallentare o fermare la progressione della malattia anche nelle forme che insorgono a bassa pressione. I mezzi per ridurre la pressione – conclude Oddone – possono essere medici – mi riferisco ai farmaci, spesso colliri – oppure laser, trattamenti poco invasivi, ben tollerati ed efficaci e quando queste due forme non sono sufficienti si ricorre alla chirurgia. Oggi ci sono tecniche mininvasive che hanno migliorato il profilo di sicurezza della chirurgia per il glaucoma mantenendo la loro efficacia».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano