Sanità 4 Maggio 2023 11:33

Telemedicina, Schillaci: «Lavoriamo alla creazione di una piattaforma nazionale»

Pubblicato il decreto di ripartizione per l'assistenza domiciliare. Oltre alla telemedicina evidenziata la necessità di ampliare le terapie digitali, ovvero tecnologie che offrono interventi terapeutici guidati da programmi software di alta qualità e basati su evidenza scientifica
Telemedicina, Schillaci: «Lavoriamo alla creazione di una piattaforma nazionale»

«È stato pubblicato il decreto di ripartizione delle risorse fra le Regioni per potenziare l’assistenza domiciliare, che nel 2026 dovrà coprire almeno il 10% degli over 65. Allo stesso tempo, stiamo lavorando alla realizzazione della Piattaforma nazionale di Telemedicina, un progetto che pone l’Italia all’avanguardia nell’utilizzo dei fondi del Pnrr e che consentirà la gestione dell’erogazione dei servizi di telemedicina». Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al convegno “Un nuovo paradigma di sanità  pubblica”. tenutosi nei giorni scorsi Roma.

Il Portale Nazionale per la telemedicina

«Anche il Portale Nazionale per la diffusione della telemedicina, gestito dal Ministero della Salute – ha aggiunto il ministro – avrà  un ruolo centrale di informazione e formazione per i cittadini, i professionisti sanitari e le imprese di settore, nonché  una funzione di monitoraggio dell’effettivo utilizzo della telemedicina nell’assistenza sanitaria su tutto il territorio nazionale».

Le terapie digitali

Accanto alla telemedicina c’è, però, anche la necessità di ampliare le terapie digitali, ovvero tecnologie che offrono interventi terapeutici guidati da programmi software di alta qualità e basati su evidenza scientifica allo scopo di prevenire o trattare condizioni fisiche, mentali e comportamentali. «Nel 2022, la Food and Drug Administration ha approvate, negli Usa, 90 nuove digital therapeutics, la maggior parte in ambito cardiovascolare e radiologico – ha sottolineato Schillaci-. Tali terapie – ha concluso il ministro – aprono scenari che meritano massima attenzione e giusta prudenza per bilanciare lo slancio fra le promesse della tecnologia e dell’intelligenza artificiale con la solidita’  delle necessarie evidenze scientifiche».

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