Il virus respiratorio sinciziale (RSV) nei bambini ha comportato costi economici significativi per la società a causa dei trattamenti ambulatoriali e delle assenze dal lavoro dei genitori, in tutta Europa. Lo rivela uno studio appena pubblicato su Eurosurveillance. L’RSV è una delle principali cause di infezioni respiratorie acute nei bambini: quasi tutti i bambini hanno almeno un’infezione da RSV entro i due anni. La maggior parte di queste infezioni viene gestita nelle cure primarie.
Lo studio ha coinvolto 3.414 bambini under 5 con infezione respiratoria acuta in Belgio, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito, il 33% dei quali è risultato positivo all’RSV. Tra i bambini con diagnosi di RSV, i costi delle cure primarie e delle assenze dal lavoro dei genitori sono stati valutati nell’arco di 30 giorni. I ricercatori hanno riscontrato che le infezioni da RSV hanno comportato un onere economico significativo, con costi che variano in modo sostanziale tra i cinque Paesi che hanno partecipato allo studio.
I costi sanitari ambulatoriali medi per episodio di RSV variavano da 97 euro nei Paesi Bassi a 300 euro in Spagna, ed erano per lo più dovuti alle visite di assistenza primaria. I costi per l’assenza dal lavoro dei genitori variavano da 454 euro nel Regno Unito a 994 euro in Belgio. Le principali fonti di costo sono state le visite ripetute ai medici di base e le assenze dal lavoro dei genitori per stare con i figli malati. I costi relativi all’assistenza sanitaria sono stati più elevati per i bambini di età inferiore ad un anno, mentre le assenze dal lavoro dei genitori hanno rappresentato una percentuale maggiore dei costi tra i bambini di età compresa tra uno e cinque anni. Il numero medio di visite di assistenza primaria per bambino variava da 1,4 nei Paesi Bassi a tre in Spagna.
I tassi di ospedalizzazione variavano dal 4% delle infezioni nei Paesi Bassi e in Italia al 44% in Belgio. La percentuale di bambini a cui sono stati prescritti farmaci variava dal 26% nel Regno Unito al 77% in Italia. Le assenze dal lavoro dei genitori andavano dal 13% dei genitori che riportavano assenze e una media di 1,3 giorni lavorativi mancati in Spagna al 71% dei genitori che mancavano giorni lavorativi con una media di 4,1 giorni di assenza in Belgio.
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