Salute 10 Aprile 2025 17:30

Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’impatto sull’ospedalizzazione degli anziani in Scozia

A partire dal mese di agosto 2024 la Scozia ha lanciato un programma di vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per i cittadini tra i 75 e i 79 anni. L’operazione ha portato a una diminuzione pari al 62,1% delle ospedalizzazioni per RSV in questa fascia di età
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’impatto sull’ospedalizzazione degli anziani in Scozia

La rivista Lancet Infectious Disease ha pubblicato recentemente uno studio sull’impatto della vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) nella popolazione adulta-anziana in Scozia.

L’RSV causa una significativa morbilità e mortalità respiratoria a livello globale, con un effetto clinico particolarmente grave proprio sulla popolazione anziana.

Nel Regno Unito le stime del 2022 attribuiscono all’infezione da RSV una media annuale stagionale di 71 ricoveri respiratori per 100.000 adulti tra 65-74 anni, e di 251 ricoveri per 100.000 adulti di 75 anni e oltre.  Uno studio di modellizzazione precedente aveva stimato che il 36% delle visite mediche generali, il 79% delle ospedalizzazioni e il 93% delle morti correlate all’RSV si verificano in persone di 65 anni e oltre.

L’esperienza scozzese
Il 12 agosto 2024 la Scozia ha lanciato il suo programma di vaccinazione RSV utilizzando il vaccino Abrysvo, di Pfizer, negli adulti compresi nella fascia di età tra i 75 e i 79 anni. L’adesione raggiunta è stata del 52,4% – al 9 settembre 2024 – e del 68,6% al 27 novembre 2024.
Per valutare l’impatto del vaccino è stata utilizzata un’analisi di regressione a discontinuità (RDD), confrontando i tassi di ospedalizzazione tra le persone di 74-79 anni con gruppi di età non idonei (70-73 e 80-84 anni) prima e dopo la vaccinazione.

L’incidenza dell’RSV in Scozia è aumentata a otto per 100.000 persone entro novembre 2024, con questo virus responsabile del 62% delle ospedalizzazioni rispetto al 20% dovuto all’influenza e al 18% legato al Covid-19.

Le evidenze
I risultati dell’analisi RDD pre-vaccinazione del 2023 non hanno mostrato una riduzione significativa delle ospedalizzazioni correlate all’RSV. Tuttavia, dopo l’introduzione del vaccino, è stata osservata una riduzione del 62,1% delle ospedalizzazioni per RSV nel gruppo di età idoneo. Questi risultati sono in linea con l’efficacia dell’85,7% del vaccino Abrysvo, riportata nel primo anno del trial clinico RENOIR, e con l’efficacia dell’80% contro le ospedalizzazioni RSV negli USA.

Sebbene lo studio presenti alcune limitazioni tecniche – come l’uso di dati aggregati di una stagione incompleta e piccoli campioni per gruppi di età individuali – i risultati rendono conto di una protezione significativa a livello di popolazione.

Questo studio è uno dei primi a livello mondiale a valutare l’impatto del vaccino RSV sugli anziani durante un periodo di alta circolazione del virus.

I risultati, quindi, supportano l’importanza della vaccinazione RSV nei programmi di immunizzazione stagionale e forniscono una base per informare le politiche di vaccinazione, promuovere l’adesione al vaccino e ottimizzare i programmi futuri, riducendo il carico della malattia e i relativi costi economici.

 

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