One Health 13 Marzo 2024 17:42

Una dieta sostenibile migliora l’ambiente e la salute dei bambini

Per la prima volta uno studio scientifico dimostra il nesso tra una dieta ad alto impatto ambientale e l’eccesso di peso nei bambini, ovvero una giusta dieta sostenibile migliora sia il nostro ambiente sia la salute e la crescita dei bambini. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Research
Una dieta sostenibile migliora l’ambiente e la salute dei bambini

Per la prima volta uno studio scientifico dimostra il nesso tra una dieta ad alto impatto ambientale e l’eccesso di peso nei bambini, ovvero una giusta dieta sostenibile migliora sia il nostro ambiente sia la salute e la crescita dei bambini. Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Research,  è stato realizzato tra i partecipanti della coorte multicentrica Piccolipiù, un progetto collaborativo che coinvolge diversi enti e istituzioni di rilievo, tra i quali la Epidemiologia dei Tumori della Città della Salute di Torino, l’Istituto Superiore di Sanità, l’IRCCS Materno-infantile Burlo Garofalo, l’IRCCS Azienda ospedaliera universitaria Meyer, l’ASL Viareggio ed il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio.

Con una dieta sostenibile meno alimenti processati

Il focus dello studio è l’importante legame tra l’adozione di una dieta ad alto impatto ambientale e l’eccesso di peso nei bambini. Oggi il cambiamento climatico rappresenta un’importante minaccia alla salute globale. È di estrema priorità promuovere lo sviluppo di strategie volte a ridurre le emissioni e ad adattarsi alle conseguenze del cambiamento climatico. Tra queste emergono i co-benefici: strategie vantaggiose che, oltre a contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico, apportano benefici anche in altri ambiti, come la salute. Tra questi emerge l’adozione di una dieta sostenibile, che limita l’assunzione di alimenti la cui produzione, trasporto e consumo ha alte emissioni di gas serra, tra cui grassi e proteine di origine animale e cibi altamente processati (salumi, dolciumi, caramelle, ecc.).

La dieta mediterranea ha un basso impatto ambientale e non è legata all’eccesso di peso

L’adozione di una dieta di questo tipo è in grado di migliorare la salute metabolica e cardiovascolare in età adulta. Tuttavia per i più giovani le evidenze scientifiche sono poche, nonostante alcune condizioni strettamente legate alla dieta, come l’obesità infantile, destino molta preoccupazione. Secondo l’OMS, il 40% dei bambini italiani tra i 5 e i 9 anni è sovrappeso o affetto da obesità. I risultati della ricerca suggeriscono che diminuire l’impatto ambientale della dieta dei bambini potrebbe contribuire a ridurre la prevalenza di sovrappeso e obesità infantile. È comunque particolarmente importante considerare le esigenze energetiche e nutrizionali dei bambini in fase di crescita e pianificare le diete di conseguenza. Per questo la dieta mediterranea emerge come un’opzione promettente, avendo un basso impatto ambientale e risultando associata ad una maggior altezza nei bambini, ma non ad un eccesso di peso.

Aperta la strada a nuovi studi sulla nutrizione

Questo è il primo studio ad analizzare la dieta dei bambini attraverso un approccio integrato di co-beneficio. Le numerose analisi condotte su dati di alta qualità in una coorte di nascita multicentrica italiana forniscono un quadro approfondito della relazione tra la dieta e lo sviluppo antropometrico dei bambini. I risultati di questo studio aprono la strada ad ulteriori ricerche e sottolineano l’importanza di promuovere una dieta sostenibile per i bambini non solo per la loro salute ma anche per il beneficio ambientale globale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Sanità tra fragilità e resistenza, il 59° Rapporto Censis: “Operatori sotto pressione, cittadini in ansia”

Il Report fotografa un Paese che resiste alle crisi, ma che nel campo della salute mostra segnali di forte affaticamento: aggressioni crescenti agli operatori, carenze strutturali nel SSN e nuove frag...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

Ipotiroidismo: da Piazza del Popolo a Roma la sfida al “sommerso”

La Campagna promossa dalla Fondazione Consulcesi si conferma modello di prevenzione integrata promuovendo una visione sinergica della salute pubblica con il coinvolgimento di Regione Lazio, Fimmg ed i...
di Redazione
Salute

“Ogni ora di schermo è un rischio”: la SIP aggiorna le linee guida sui bambini digitali

Troppi device, troppo presto. I pediatri: “Lo smartphone? Non prima dei 13 anni”
di I.F.
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione