Salute 1 Giugno 2023 16:00

Salute: a pranzo solo gelato? Esperti: «Non è scelta migliore, si arriva a cena affamati»

Salute: a pranzo solo gelato? Esperti: «Non è scelta migliore, si arriva a cena affamati»

Con l’arrivo del caldo il gelato diventa protagonista dei pasti. Ma da semplice dessert sta scalando le preferenze e sempre più spesso diventa l’opzione, unica, per il pranzo. Dei pregi e difetti di pranzare con una coppetta o con un cono, seppur gustoso, parlano l’immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana all’Università Lum di Bari, affiancato dalle biologhe nutrizioniste Dominga Maio e Ilaria Vergallo.

“L’estate è alle porte e, con il caldo che avanza, è difficile resistere al sapore dolce e fresco del gelato. Ma alla domanda se sia giusto o meno utilizzare il gelato come sostituto del pasto”, per Minelli “una pausa di riflessione si impone. Sono scientificamente accertate le potenzialità del gelato di stimolare la produzione di serotonina, della cui capacità di contrastare l’aggressività, l’impulsività, lo stress e la fatica siamo tutti sufficientemente edotti”. In ragione della sua ricca composizione, inoltre, il gelato, “se consumato consapevolmente – spiega Maio – è anche in grado di apportare calcio e fosforo, vitamine e poi acqua, così contribuendo, tanto più nei mesi estivi, ad una corretta integrazione di nutrienti e ad una opportuna idratazione. Dunque, interpretato in questo modo, il gelato risulta essere alimento energizzante, fruibile, con le dovute attenzioni, da bambini e anziani e certamente da chi pratica sport”.

“E però – osserva Vergallo – anche se le calorie che può apportare un gelato possono essere simili a quelle di un pasto completo e bilanciato, rispetto a quest’ultimo, i macro e i micro-nutrienti sono contenuti nel gelato in proporzioni quantitative del tutto irregolari e disarmoniche. Il gelato, infatti, è costituito principalmente da grassi, oltre che da zuccheri semplici. E questi ultimi, se presenti in eccesso, sono convertiti dal nostro organismo in grassi destinati a depositarsi nei tessuti, primo fra tutti quello adiposo”.

“Altro aspetto da non sottovalutare – evidenzia Minelli – è che il gelato ha, rispetto ad un pasto bilanciato, meno proteine, ma soprattutto non contiene fibre e le fibre, legandosi all’acqua ed aumentando il proprio volume, esercitano un effetto saziante. Tradotto in termini pratici – sintetizza l’immunologo – tutto questo vuol dire che sostituire un pasto con un gelato ci farà arrivare a cena sicuramente più affamati, anche perché l’eccesso di zuccheri semplici genererà un repentino picco glicemico e un cospicuo rilascio di insulina da parte del pancreas. Fisiologicamente il ruolo dell’insulina è quello di indurre le cellule a utilizzare i carboidrati come fonte energetica. Prodotta in eccesso, però, l’insulina determinerà un rapido abbassamento della glicemia che ci porterà ad avere fame molto di più e molto più in fretta”.

“Tuttavia – concordano i tre esperti – un margine di tolleranza riteniamo possa essere credibilmente ammesso. Nell’ambito di una dieta equilibrata, si può occasionalmente pranzare con un gelato purché non diventi un’abitudine. Meglio orientarsi verso gusti allo yogurt o frutta, e magari scegliere un gelato artigianale, decidendo di consumarlo durante uno spuntino con una piccola porzione in coppetta, meglio ancora dopo aver fatto attività fisica. Se poi si tratta di un gelato fatto in casa senza zuccheri aggiunti, con latte o yogurt, allora via libera al gelato come spuntino anche tutti i giorni”.

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Nutri e Previeni

Nutraceutici e rischio cardiovascolare: tra nuove evidenze e indicazioni dalle linee guida ESC

Dalla selezione dei pazienti più indicati alla necessità di trattamenti continuativi, il punto con Giuliano Tocci
di Marzia Caposio
Salute

“Ogni ora di schermo è un rischio”: la SIP aggiorna le linee guida sui bambini digitali

Troppi device, troppo presto. I pediatri: “Lo smartphone? Non prima dei 13 anni”
di I.F.
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione