Salute 16 Aprile 2024 12:44

Malattie rare, a 35 anni non era più in grado di camminare: gamba “salvata” con un intervento chirurgico

La rara patologia, denominata malattia cistica avventiziale a carico dell’arteria poplitea, gli aveva causato gravi problemi alla vascolarizzazione dell’arto inferiore destro. I primi sintomi si sono manifestati circa un anno prima della diagnosi: il giovane, durante una partita di calcetto, aveva accusato un intenso dolore alla gamba destra, poi spontaneamente regredito ma, da allora, camminare era diventato difficile
Malattie rare, a 35 anni non era più in grado di camminare: gamba “salvata” con un intervento chirurgico

Aveva fatto una semplice partita a calcetto, nemmeno la prima della sua vita, eppure dopo quel giorno non era mai più riuscito a camminare come un tempo. È la storia di un uomo di 35 anni che, pensando di dover affrontare le cure per un banale infortunio sportivo, si è ritrovato a ricevere una diagnosi di patologia rara: la malattia cistica avventiziale a carico dell’arteria poplitea. A diagnosticarla sono stati i chirurghi vascolari della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza che, proprio avendo riconosciuto la complessità della patologia, hanno potuto salvare la gamba del giovane siciliano, sottoponendolo ad un delicato intervento.

La storia, un anno fa i primi sintomi

La rara patologia da cui è affetto il 35enne, colpendo un’arteria della gamba, gli aveva causato gravi problemi alla vascolarizzazione dell’arto inferiore destro. I primi sintomi si sono manifestati circa un anno prima della diagnosi: il giovane, durante una partita di calcetto, aveva accusato un intenso dolore alla gamba destra, poi spontaneamente regredito ma, da allora, camminare era diventato difficile a causa dei dolori che insorgevano dopo pochi passi. Gli esami a cui è stato sottoposto hanno consentito di diagnosticare una rara patologia, denominata malattia cistica avventiziale a carico dell’arteria poplitea che colpisce tipicamente i giovani e consiste nella formazione di plurime cisti nello spessore della parete arteriosa, che determinano una compressione sul vaso riducendo il passaggio del sangue. Le cisti nel tempo tendono ad accrescere comprimendo sempre di più il vaso che decorre dietro al ginocchio e peggiorando il passaggio del sangue fino a mettere in pericolo la vitalità della gamba.

L’intervento chirurgico

“La terapia chirurgica – spiega il dott. Vittorio Segramora, direttore della Chirurgia vascolare – consiste nell’eliminare completamente il tratto di arteria coinvolto dalla degenerazione cistica e sostituirlo con una vena prelevata dal paziente stesso. Si tratta di un intervento delicato e reso difficoltoso delle tenaci aderenze che le cisti determinano con le strutture adiacenti e che impongono un meticoloso ed attento isolamento dei nervi (nervo sciatico popliteo-esterno) e delle vene (vena poplitea) che devono essere preservati per garantire la normale funzionalità della gamba”. Il dott. Segramora con il dott. Savino Pasquadibisceglie, aiuto chirurgo vascolare, insieme alla dott.ssa Margherita Scanziani, anestesista, gli infermieri e tutto lo staff di sala operatoria (nella foto), hanno condotto un intervento durato circa tre ore riuscendo a salvare l’arto inferiore del giovane paziente che, dopo pochi giorni, è stato dimesso ed oggi è tornato ad una vita normale senza ulteriori disturbi.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Tumori pediatrici, “Accendi d’Oro, accendi la speranza”: al via il mese di sensibilizzazione in tutto il mondo

Dal 21 al 28 settembre, eventi e monumenti illuminati di luce dorata ricorderanno la resilienza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Il 27 settembre sarà il Colosseo a diventare simbolo ...
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.