Salute 28 Ottobre 2019 15:00

Malattie neurodegenerative, Chiò (Molinette): «Fiducia dalle terapie geniche per cura SLA»

«Il gene su cui si agisce è il più antico scoperto della malattia e sul quale si sta sperimentando una micro-molecola che blocca la produzione del gene patogeno» sottolinea il professore del dipartimento Neuroscienze delle Molinette di Torino
di Federica Bosco

Nuova era per la cura delle malattie neurodegenerative grazie alle terapie geniche. Dopo i segnali positivi per l’atrofia muscolare spinale (SMA) dell’infanzia, è stata avviata la terza fase di studio sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica per mettere a punto cure mirate alle alterazioni genetiche della malattia, in grado di bloccare la produzione o l’accumulo di proteine tossiche. «La terapia genica rappresenta una frontiera estremamente importante ed in alcuni casi è già una realtà – spiega il professor Adriano Chiò del dipartimento Neuroscienze delle Molinette di Torino –. È il caso dell’atrofia muscolare spinale dell’infanzia, una malattia estremamente grave sulla quale si sta lavorando oggi con grande efficacia e si sta studiando per fornirla anche ai bambini in fase pre-sintomatica».

LEGGI ANCHE: SLA, IL PREMIER CONTE INAUGURA A ROMA LA PRIMA BIOBANCA NAZIONALE

«Una malattia dove siamo arrivati alla fase tre di studio è la sclerosi laterale amiotrofica – prosegue il Professor Chiò -. Il gene su cui si agisce è il più antico scoperto della malattia e sul quale si sta sperimentando una micro-molecola che blocca la produzione del gene patogeno. Siamo allo stadio tre, quindi non abbiamo ancora risultati formali, ma la fase uno è stata superata brillantemente, speriamo che questa strada ci possa portare in tempi rapidi ad una cura. Lo studio finirà al termine del 2020, speriamo con buone notizie».

L’obiettivo è rallentare o bloccare la malattia? «Alcune mutazioni sono molto rapide e la speranza è di renderle più lente di quanto non siano oggi. Lo studio viene fatto nelle fasi inziali della malattia, ma nel caso di forme genetiche si potrà poi passare a studiare e lavorare con il portatore del gene. La conoscenza dei soggetti a rischio ci permetterà in futuro, se avremo efficacia dello studio, di prevenire la comparsa della malattia».

Articoli correlati
Nuova terapia genica efficace contro l’angioedema ereditario. Il genetista Novelli: “Una possibile cura definitiva”
Una nuova terapia genica può essere risolutiva contro una rara malattia genetica chiamata angioedema ereditario. Nove paziente su 10 su cui è stata recentemente testata sembrano essere guarite, almeno stando a quanto riportato dal primo studio di questo tipo pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine
Al Bambino Gesù terapia CAR-T sui primi 3 pazienti con malattie autoimmuni
Due ragazze italiane e 1 bambino ucraino di 12 anni, fuggito dalla guerra, sono i primi pazienti pediatrici affetti da gravi patologie autoimmuni ad essere stati trattati con cellule CAR-T capaci di mandare in remissione la loro malattia. Il trattamento è stato eseguito all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
di V.A.
Nel Regno Unito autorizzata la prima terapia genica basata sulla Crispr
Il Regno Unito ha approvato la prima terapia genica basata sulla Crispr, la tecnica che consente l'editing genetico del Dna, che nel 2020 si è aggiudicata il Premio Nobel per la Chimica 2020. Si tratta di una cura per due malattie genetiche del sangue, l'anemia falciforme e la beta-talassemia
Un nuovo dispositivo legge il pensiero e lo traduce in parole
Un supporto rivoluzionario in grado di aiutare le persone che hanno perso la capacità di comunicare a causa di una malattia neurologica o un trauma. E' quello che promette un nuovo dispositivo messo a punto da un gruppo di neuroscienziati, neurochirurghi e ingegneri della Duke University, che è in grado di leggere il pensiero e tradurlo in parole con una velocità senza precedenti
Sla: studio italiano scopre causa comune con invecchiamento, aperta strada a nuove terapie
L'invecchiamento e le malattie neurodegenerative, come la SLA, hanno una base molecolare comune. A individuarla è uno studio italiano co-coordinato dalle università di Cagliari e Sapienza di Roma e pubblicato su Cell Death and Discovery
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

MICI, ‘Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni’: “Accogliamo un bisogno per trasformarlo in diritto”

Al via la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA che, a partire dall’ascolto dei pazienti, propone soluzioni ai ...
Advocacy e Associazioni

PNLA e PNE: due strumenti diversi, un’unica bussola per una sanità tempestiva e di qualità

Nel dibattito pubblico sulla sanità, le sigle PNLA (Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa) e PNE (Piano Nazionale Esiti) avranno un peso sempre maggiore. Gestite entrambe da AGENAS, rappre...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”