Salute 14 Dicembre 2023 17:40

Lasciti testamentari, al via la campagna dell’Unione Ciechi: “Abbiamo solo un modo per vedere il mondo: fidarci degli altri”

L’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) presenta la campagna dedicata ai lasciti testamentari e la relativa guida per fare cultura sul corretto modo di redigere un lascito testamentario anche per persone cieche, ipovedenti e con disabilità aggiuntive
Lasciti testamentari, al via la campagna dell’Unione Ciechi: “Abbiamo solo un modo per vedere il mondo: fidarci degli altri”

Sono oltre 3 milioni gli italiani che si dichiarano orientati a inserire un lascito nelle ultime volontà: 900 mila connazionali dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi di farlo. In Italia fare un lascito testamentario al non profit fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù. Ma le cose sono cambiate. Si stima che il valore delle eredità in beneficenza sfiorerà i 130 miliardi di euro nel 2030. Con un testamento si esprime con chiarezza come destinare i propri beni e scegliere di lasciare parte di essi a Enti che si desiderano sostenere. La Legge garantisce una “quota libera”, con la quale tramandare generosità e valori di solidarietà e “una quota legittima” che tutela i familiari. È opportuno sapere che in assenza totale di eredi, il patrimonio va interamente allo Stato.

Il lascito solidale

“Fare testamento è un gesto di consapevolezza e libertà con cui si possono esprimere le proprie volontà per il futuro che verrà. Inserire un lascito solidale nel proprio testamento è il modo più autentico per rendere per sempre vivi i valori in cui crediamo – dice il Presidente dell’UICI Mario Barbuto -. Lasceremo un segno di noi quando non ci saremo più, senza togliere nulla ai nostri cari, che sono tutelati dalla legge con le quote di riserva. Un lascito è un dono inteso nel suo senso più profondo. Un gesto intimo rivolto da persone ad altre persone. Il lascito diventa messaggio universale di umanità, solidarietà e crescita comune” .

I numeri dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

L’UICI – Fondata a Genova nel 1920, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, da 103 anni, opera in tutta Italia a supporto delle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime. Promuove l’uguaglianza dei diritti, l’accessibilità e l’inclusione sociale, l’autonomia e la mobilità. Sono circa 40mila i soci in tutta Italia dai più piccoli ai più anziani per i quali progettiamo ed eroghiamo quotidianamente servizi che possano migliorare la qualità di vita, 106, invece, le sedi territoriali e 20 quelle dei consigli regionali, oltre un milione di ore di attività ogni anno dedicate, 1600 volontari che supportano quotidianamente il nostro lavoro immenso lavoro.

 

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