La curva di incidenza dei contagi è ad un livello inferiore rispetto all’anno scorso. I più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni
Aumenta, seppur lievemente, l’incidenza dell’influenza in Italia. “Con un livello pari a 7,8 casi per mille assistiti (7,2 nella settimana precedente) e minore di quello osservato nella scorsa stagione (9,7 nella settimana 2023-47)”. Lo evidenzia il bollettino settimanale RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità con i dati relativi al periodo 18-24 novembre, 47esima settimana dove “i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 458mila, per un totale di circa 2.271mila a partire dall’inizio della sorveglianza”, si legge nel report. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 18,7 casi per mille assistiti (16,2 nella settimana precedente). In tutte le regioni e province autonome il livello dell’incidenza è sopra la soglia basale, tranne in Valle D’Aosta, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento e Molise. Durante la seconda settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2024-2025, “la circolazione dei virus influenzali si mantiene a bassi livelli. Su 1.142 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 18 (1,6%) sono risultati positivi al virus influenzale, 16 di tipo A (15 di sottotipo H1N1pdm09 e 1 non ancora sottotipizzato) e 2 di tipo B – riporta RespiVirNet – Tra i campioni analizzati, 37 (3,2%) sono risultati positivi per Sars-CoV-2, 19 (1,7%) per Rsv (virus sinciziale) e i rimanenti 254 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 166 (14,5%) rhinovirus, 37 virus parainfluenzali, 26 adenovirus, 19 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 4 bocavirus e 2 metapneumovirus”.
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