Salute 21 Febbraio 2025 10:29

Infezioni, disturbi autoimmuni e risposte ai vaccini: “Con l’AI diagnosi in un unico test”

Il modello, risultato di un lavoro condotto dagli scienziati della Stanford University in California e pubblicato sulla rivista Science, potrebbe gettare le basi per uno strumento diagnostico completo
Infezioni, disturbi autoimmuni e risposte ai vaccini: “Con l’AI diagnosi in un unico test”

Studia i linfociti nel sangue di una persona e decifra le passate infezioni e le malattie che lasciano una traccia nel sistema immunitario. Grazie a queste enormi potenzialità uno nuovo strumento di intelligenza artificiale, chiamato Mal-ID-MAchine Learning for Immunological Diagnosis, è potenzialmente in grado di fornire diagnosi precise e simultanee di disturbi autoimmuni, infezioni virali e risposte ai vaccini. Il modello, risultato di un lavoro condotto dagli scienziati della Stanford University in California e pubblicato sulla rivista Science, potrebbe gettare le basi per uno strumento diagnostico completo, che consente di rilevare più malattie contemporaneamente, in un unico test. I metodi diagnostici clinici tradizionali per le malattie autoimmuni o altre patologie immunologiche tendono a basarsi su una combinazione di informazioni derivanti dall’esame clinico, dall’anamnesi del paziente e vari test di laboratorio per la ricerca di anomalie cellulari o molecolari, un processo lungo spesso complicato da diagnosi iniziali errate e sistemi ambigui.

Come funziona il nuovo modello di intelligenza artificiale

Mal-ID sfrutta le tracce che restano nel sistema immunitario in risposta ad agenti patogeni, vaccini e altri stimoli antigenici, che inducono cambiamenti nelle diverse popolazioni di cellule immunitarie, ad esempio i linfociti T e B. Mal-ID è stato sviluppato e addestrato su dati immunitari raccolti sistematicamente da 593 individui, tra cui pazienti con Covid-19, HIV e diabete di tipo 1 (che è una malattia  autoimmune), nonché destinatari di vaccino antinfluenzale e individui sani di controllo. Secondo i risultati, Mal-ID ha distinto efficacemente sei stati patologici distinti in 550 campioni, dato indicativo di un’accuratezza di classificazione eccezionalmente elevata. Il modello è in grado di classificare i casi positivi rispetto a quelli negativi in tutti i confronti tra le malattie. Ad esempio il modello è riuscito a differenziare Covid-19, HIV, lupus, T1D e individui sani, illustrando il suo potenziale come potente strumento diagnostico.

Le conclusioni dei ricercatori

Naturalmente, l’approccio deve ancora essere perfezionato, utilizzando informazioni cliniche, prima di poter essere utilizzato con fiducia sui pazienti. “Questo studio pilota dimostra che i dati di sequenziamento del recettore immunitario possono distinguere una gamma di stati di malattia ed estrarre informazioni biologiche senza una conoscenza pregressa di modelli recettoriali specifici per antigene. Con ulteriore convalida ed estensione, Mal-ID potrebbe portare a strumenti clinici che sfruttano le vaste informazioni contenute nelle popolazioni di recettori immunitari per la diagnosi medica”, concludono i ricercatori.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...