Salute 2 Maggio 2024 14:39

Il “disancoraggio” dell’attenzione nei bambini di 8 mesi predice le future abilità sociali

Una precoce alterazione dell’attenzione, che può essere rilevata nei primi 8 mesi di vita, potrebbe essere una delle principali cause di una disfunzione della comunicazione e delle capacità sociali future. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio del team di ricercatori delle università di Padova, Milano, Lecco, Bergamo e Trento. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cerebral Cortex
Il “disancoraggio” dell’attenzione nei bambini di 8 mesi predice le future abilità sociali

Una precoce alterazione dell’attenzione, che può essere rilevata nei primi 8 mesi di vita, potrebbe essere una delle principali cause di una disfunzione della comunicazione e delle capacità sociali future. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio del team di ricercatori delle università di Padova, Milano, Lecco, Bergamo e Trento. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cerebral Cortex. L’attenzione è quel meccanismo neurale che guida le nostre azioni e la nostra percezione. In particolare, la capacità di distogliere la nostra attenzione, detta anche “disancoraggio”, permette all’infante di spostare il suo interesse dall’evento che ha catturato la sua attenzione, promuovendo, quindi, l’esplorazione più efficiente del mondo circostante in cui può scoprire l’altro, cioè colui che lo cura e lo accudisce, o un suo pari con il quale interagire.

Un rallentamento nel meccanismo di disancoraggio può essere una “spia”

“Abbiamo – spiega Luca Ronconi della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e primo autore della ricerca – preso in esame un ampio campione di bambini a sviluppo tipico di soli 8 mesi e valutato se, in alcuni, fosse presente un rallentamento nel meccanismo di disancoraggio dell’attenzione. Lo scopo di enucleare questa ‘spia’ nei bimbi in giovanissima età era quello di predire il loro successivo sviluppo comunicativo e sociale a distanza di più di un anno”. Simone Gori del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo: “Ci siamo poi chiesti se in qualche modo anche nei genitori di questi bambini fossero presenti indici comportamentali che riflettessero delle difficoltà nel modulare l’attenzione in contesti sociali e comunicativi, come, per esempio, difficoltà nell’iniziare una conversazione o un’ipersensibilità per i dettagli ed estremo interesse per un argomento specifico, ovvero comportamenti che si possono riscontrare in forme più gravi nell’autismo, ma che, in forme lievi, non incidono in modo così significativo nelle autonomie o nel benessere personale“.

Possibili programmi di abilitazione dell’attenzione

“Ciò che emerge – sottolinea Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova e responsabile della ricerca – è che, anche in bambini a sviluppo tipico, esiste una forte relazione tra una lieve disfunzione del meccanismo automatico di disancoraggio dell’attenzione, controllato dal circuito fronto-parietale dell’emisfero destro, e il loro futuro sviluppo socio-comunicativo, confermato anche dai tratti comportamentali dei loro genitori. La conseguenza più rilevante di questa scoperta – conclude Facoetti – è che mediante specifici programmi di abilitazione dell’attenzione si potrebbe sviluppare una precoce campagna di prevenzione di tali disturbi, la cui incidenza purtroppo sembra ad oggi in continuo aumento, oltre al poter individuare già a 8 mesi i bambini a rischio di un disturbo dell’interazione sociale e della comunicazione che nelle forme più gravi potrebbe anche sfociare nell’autismo”.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...