Salute 5 Settembre 2022 16:14

FederAnziani: «Prosegue la mattanza dei senior, ancora il 95% dei morti è over 60»

L’appello di Senior Italia FederAnziani: «Fare presto, intensificare nuove vaccinazioni e profilassi per i fragili»

Non si arresta la strage da Covid, soprattutto fra gli over 60.

E’ questo l’allarme che lancia Senior Italia FederAnziani, la federazione della terza età, sulla base di un’analisi del suo Centro Studi che prende in considerazione i dati ufficiali dei decessi Covid degli anni 2020, 2021, 2022.

«Bisogna intervenire con urgenza – si legge nella nota della federazione – per arginare definitivamente la pandemia e la sua conseguente mattanza fra gli anziani. Dall’analisi dettagliata dei dati emerge infatti che, nonostante gli interventi messi in campo fin qui, non c’è stata una massiccia riduzione dei decessi».

«Basti pensare che se il totale dei decessi nel 2021è stato di  63.229, nei primi 8 mesi del 2022 il dato ha raggiunto già i 38.348 decessi, con un trend che non si può considerare quindi di netta riduzione, e anzi allarmante nella prospettiva dell’incipiente periodo autunnale. Se a questo si aggiunge che ancora il 95% dei decessi continua a riguardare gli over 60, ci si rende conto di quale impatto abbiamo tuttora il Covid sulla nostra popolazione anziana. Infatti, la probabilità di decesso una volta accertato il contagio va da meno di 1 su 100.000 per gli adolescenti (10-19 anni) fino a più di 14 su 100  per gli ultranovantenni  (oltre 15.000 volte più probabile!).  La media per gli ultrasessantenni è pari a quasi 3.3 decessi ogni 100 casi accertati, e di fronte a solo il 22,6% dei casi, essi costituiscono oltre il 95% dei decessi».

«A fronte di questi dati allarmanti – prosegue FederAnziani – è necessario ed urgente incentivare le nuove vaccinazioni, in special modo per gli over 60, al fine di far fronte a quest’emergenza che ancora, soprattutto alla luce della prossima stagione autunno-inverno, rischia di diventare inarrestabile.

E’ importante inoltre provvedere anche ai quasi 150.000 pazienti, così come indicato dall’Aifa, cittadini residenti in Italia che per le loro patologie onco-ematologiche, di artrite reumatoide, o per aver subito trapianti d’organo, a causa dei farmaci immunosoppressori che assumono giornalmente, non potranno mai essere protetti da nessun vaccino; per tutte queste persone l’unica possibilità di avere un’ottima copertura sono i farmaci di profilassi anti Covid.

Senior Italia FederAnziani – conclude – chiede di intervenire e valutare le modifiche necessarie nella lotta a questa pandemia per proteggere tutti e ancora di più i più fragili».

 

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