Salute 5 Luglio 2024 10:08

Dalla salvia nuova terapia anti-invecchiamento

Arriva dalla Salvia haenkei una nuova possibile terapia anti-invecchiamento capace di colpire in modo specifico le cellule senescenti. La scoperta si deve a un gruppo di ricercatori italiani in uno studio pubblicato su Nature Aging
Dalla salvia nuova terapia anti-invecchiamento

Arriva dalla Salvia haenkei una nuova possibile terapia anti-invecchiamento capace di colpire in modo specifico le cellule senescenti. La scoperta si deve a un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Aging. I test sui topi del trattamento con l’estratto di Salvia haenkei disciolto nell’acqua ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza degli animali. “Gli studi preclinici condotti dal nostro team di ricerca hanno dimostrato che una bassa dose di un estratto botanico di Salvia haenkei (Haenkenium, Hk) può prolungare l’aspettativa di vita in modo più sano”, spiega Monica Montopoli dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare.

L’estratto della salvia riduce le cellule senescenti

La Salvia haenkei, conosciuta anche come salvia “gambero”, in virtù del colore rosso dei sui particolari fiori è una pianta nativa del Sud America, che cresce in un territorio impervio e difficile da raggiungere, tra le valli andine più secche, tra i 2500 e i 3500 metri di altezza, in Perù e Bolivia. E’ una salvia ornitofila, che si riproduce, cioè, non grazie agli insetti ma ai ben più rari colibrì. “Questo estratto – dice Montopoli – è frutto di un attento processo di estrazione, caratterizzazione e titolazione standardizzati che ne consente una riproducibilità indispensabile per gli studi degli effetti biologici“. I dati indicano come l’Hk possa essere considerato uno dei senoterapeutici, ossia gli agenti terapeutici in grado di ridurre le cellule senescenti, più potenti oggi a disposizione, superiori a molti prodotti già in commercio come, ad esempio, il resveratrolo o la quercetina.

Il trattamento ha attenuato anche la senescenza da chemioterapia

“Abbiamo osservato un miglioramento dei parametri di invecchiamento in diversi tessuti”, spiegano Sara Zumerle e Miles Sarill, primi autori dello studio. “Il trattamento con Hk – aggiungono – ha significativamente diminuito alcuni sintomi legati all’età nei muscoli, nei reni, nella pelle e nei polmoni dei topi anziani, e i marcatori di senescenza cellulare risultano ridotti nei tessuti analizzati. Anche la senescenza indotta dalla chemioterapia , causata dal trattamento con doxorubicina, un farmaco antitumorale noto per i suoi effetti collaterali, è stata attenuata dal trattamento con Hk“.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Cure Palliative. Cure, non un Palliativo”

Per la Giornata delle Cure Palliative, VIDAS lancia una campagna di sensibilizzazione sul valore di queste terapie, accessibili solo a un italiano su tre. La voce è di Elio
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione