Salute 14 Ottobre 2024 10:42

Ansia, la meditazione può essere efficace quanto un farmaco

Lo studio ha coinvolto 276 adulti, divisi in modo casuale in due gruppi: uno seguiva il programma di Mindfulness, l’altro faceva il trattamento con escitalopram
Ansia, la meditazione può essere efficace quanto un farmaco

“Soffri di agorafobia, panico, disturbo d’ansia generalizzato o d’ansia sociale? Allora, prova la meditazione”. Parola dei ricercatori del National Institute of Mental Health di Bethesda, nel Maryland. Gli studiosi, analizzando il comportamento di 276 adulti, hanno dimostrato, infatti, che la meditazione è efficace contro i disturbi d’ansia quanto i principali farmaci antidepressivi oggi in uso, ad esempio escitalopram. I risultati del trial clinico sono stati pubblicati su Jama Network Open. La riduzione dello stress attraverso la consapevolezza  (Mindfulness-Based Stress Reduction, MBSR) è un programma basato su esercizi di respirazione e meditazione con tecniche volte a prestare attenzione ai propri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche senza giudicarli, per sviluppare una maggiore auto-consapevolezza.

Gli effetti della meditazione su ansia, depressione e qualità della vita

I disturbi d’ansia colpiscono milioni di persone e vengono spesso trattati con farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Sebbene gli SSRI possano essere efficaci contro i sintomi dell’ansia, hanno effetti collaterali che possono influire negativamente sulla qualità della vita del paziente. Nel caso dell’escitalopram, gli effetti indesiderati includono nausea, mal di testa, secchezza della bocca, sudorazione eccessiva, insonnia e affaticamento. In questo lavoro, il team presenta i risultati relativi all’ansia, alla depressione ed alla qualità della vita riferita dai pazienti arruolati in uno studio clinico che ha coinvolto 276 adulti, tra cui 207 donne (75%) e 69 uomini (25%), con un’età media di 33 anni. I partecipanti sono stati divisi in modo casuale in due gruppi: uno seguiva il programma MBSR. l’altro faceva il trattamento con escitalopram.

Con la meditazione meno effetti collaterali dei farmaci

I risultati hanno mostrato riduzioni simili nei sintomi d’ansia in entrambi i gruppi. Non sono state rilevate differenze significative nella riduzione dell’ansia entro l’ottava settimana. Tuttavia, un’importante differenza è emersa negli eventi avversi: quasi il 79% di coloro che hanno preso escitalopram ha riportato almeno un effetto collaterale, rispetto al solo 15% del gruppo mindfulness. Lo studio suggerisce che le pratiche di mindfulness potrebbero rappresentare un’alternativa valida ai farmaci per il trattamento dei disturbi d’ansia, con molti meno effetti collaterali.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Accordo Sumai e Federfarma per agevolare l’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie sul territorio

"La collaborazione tra SUMAI e Federfarma ci permette di offrire ai cittadini servizi tempestivi, qualificati e accessibili su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree dove l’offert...
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo