Salute 22 Febbraio 2021 11:20

All’ospedale Niguarda rivoluzione digitale in neurochirurgia, arriva l’esoscopio

Portata in Italia dal professor Cenzato, la nuova tecnologia permette, attraverso appositi occhiali, di visualizzare un campo operatorio di un centimetro su un monitor di 55 pollici senza perdita di risoluzione
di Federica Bosco

Rivoluzione digitale nella neurochirurgia del Niguarda. In sala operatoria il microscopio lascia il passo all’esoscopio, un sistema di visione in 3D che permette al chirurgo di visualizzare attraverso appositi occhiali un campo operatorio di 1 cm su un monitor da 55 pollici senza perdita di risoluzione. Autore di questo primato è il professor Marco Cenzato, Direttore della Neurochirurgia e primo specialista ad aver acquisito e testato il sistema in Italia.

Un braccio meccanico che permette più profondità e precisione

«Il valore aggiunto di questa tecnologia è una telecamera con uno zoom ottico simile a quello di una macchina fotografica. Il principio su cui si basa è lo stesso per cui con un telefonino oggi possiamo fotografare al buio, grazie alla tecnologia digitale – spiega il professor Cenzato -. Con questo strumento noi riusciamo a vedere in profondità con una luminosità ad altissima risoluzione. Un secondo vantaggio è dato dalla flessibilità della macchina che permette di gestire l’intervento dinnanzi ad uno schermo tridimensionale grande un metro e quaranta anche per ore, senza dispendio eccessivo di energie».

Primo intervento per la correzione di una MAV su una bambina di dieci anni

Lo strumento, ideato negli Stati Uniti e portato in Italia dal professor Cenzato, è stato impiegato per la correzione di una MAV- malformazione arterovenosa– su una bambina di dieci anni. «L’intervento, unico in Italia, è perfettamente riuscito – puntualizza il direttore della Neurochirurgia del Niguarda -. La bambina è tornata a casa e questo risultato ci apre le porte per nuove sfide. Per intenderci, operazioni come ernia del disco, tumore, aneurisma vanno in quella direzione: richiedono una capacità di ingrandimento e di profondità che l’esoscopio può dare loro. Questo significa la possibilità di avere meno complicanze per il paziente e una fase post-intervento più rapida».

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