Politica 4 Aprile 2024 17:26

Appello scienziati, Anelli (Fnomceo): “Per consolidare SSN puntare sui professionisti, il Ministro Schillaci ha intrapreso la strada giusta”

Per consolidare un servizio sanitario come quello di oggi – afferma Anelli – dopo vent’anni di tagli, bisogna puntare sui professionisti, ed è questo che è stato inizialmente fatto attraverso l’intervento sulla manovra economica dello scorso anno

Appello scienziati, Anelli (Fnomceo): “Per consolidare SSN puntare sui professionisti, il Ministro Schillaci ha intrapreso la strada giusta”

Una preoccupazione, quella sulla tenuta del Servizio sanitario nazionale oggetto ieri di un appello firmato da 14 scienziati, che da sempre la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, condivide con il Ministro della Salute Orazio Schillaci.

Parola di Filippo Anelli, che della Fnomceo è il presidente, e che torna oggi in un video per il Tg Sanità a commentare il documento, firmato anche dal Nobel Parisi, che sollecita più risorse per il Servizio sanitario nazionale.

“Per consolidare un servizio sanitario come quello di oggi – afferma Anelli nel filmato – dopo vent’anni di tagli, bisogna puntare sui professionisti, ed è questo che è stato inizialmente fatto attraverso l’intervento sulla manovra economica dello scorso anno, allocando 2,3 miliardi proprio sui professionisti sanitari ed è questa la strada su cui il Ministro è impegnato per dare una risposta ai tanti cittadini che la chiedono”.

E sono veramente tanti i cittadini che vogliono che il Governo metta tra le priorità dell’agenda politica la salute: ben il 90%, secondo l’indagine demoscopica condotta dall’Istituto Piepoli per Fnomceo e presentata lo scorso ottobre in occasione del convegno con il quale la Federazione ha celebrato i 45 anni del Servizio sanitario nazionale.

“Lo chiediamo anche noi – conclude Anelli – credo che individuare nuove risorse, puntare sui professionisti è la risposta più giusta da dare per risolvere il problema delle liste d’attesa, ma soprattutto per garantire in maniera uguale il diritto alla salute a tutte le persone che si trovano in Italia”.

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