Dopo una settimana relativamente stabile, l’Italia si prepara ad affrontare il primo vero picco di calore dell’estate. Secondo il bollettino sulle ondate di calore emesso dal ministero della Salute, sabato 20 e domenica 21 luglio si registreranno le giornate più calde della settimana, con condizioni di disagio che potrebbero mettere in pericolo la salute di anziani, persone con patologie croniche, neonati e soggetti fragili.
Se venerdì la situazione è rimasta sotto controllo – con la maggior parte delle città in “bollino verde” e solo sei capoluoghi (Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Perugia e Roma) in livello giallo – sabato il rischio aumenterà sensibilmente. Sono 12 i capoluoghi di provincia che entreranno in pre-allerta, corrispondente al livello 1 (bollino giallo): Ancona, Bologna, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Catania, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Rieti e Roma. Palermo e Perugia passeranno direttamente al livello 2, ovvero al bollino arancione, indicativo di un rischio concreto per la salute.
La situazione più delicata è prevista per domenica, quando ben sei capoluoghi – Bari, Cagliari, Campobasso, Palermo, Perugia e Roma – saranno contrassegnati dal bollino arancione. Questo livello, il secondo su tre nella scala del ministero, segnala condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute delle persone vulnerabili. Altre undici città saranno in livello 1: Ancona, Bologna, Bolzano, Catania, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Pescara, Reggio Calabria e Rieti.
I bollettini sulle ondate di calore, aggiornati quotidianamente sul portale del ministero della Salute, rappresentano uno strumento fondamentale per la prevenzione. “Le alte temperature possono provocare colpi di calore, disidratazione e scompensi, in particolare nei soggetti fragili come gli anziani, i bambini molto piccoli, i malati cronici e le persone che assumono farmaci”, ricordano gli esperti del dicastero. Si raccomanda dunque di evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata, mantenere un’adeguata idratazione e arieggiare gli ambienti domestici. L’invito è anche a “monitorare parenti e vicini a rischio, specie se vivono soli”.