Voci della Sanità 30 Aprile 2020 17:15

Covid19, Assistenti Sociali (Cnoas) e Alleanza contro la Povertà: «Presidente Conte, nella Fase2 pensi a esclusi e fragili»

Gli Assistenti sociali e Alleanza contro la Povertà: «Assicurare una vita dignitosa o non ci sarà più nulla da fare»

«Anziani, minorenni e persone con disabilità, gli ”invisibili”, i senza dimora, coloro che soffrono di solitudine e disagio psichico e le loro famiglie, gli irregolari o chi ha un lavoro saltuario, le persone dimesse dalle carceri o con pene alternative, i bambini che richiedono tutela e il supporto a famiglie in difficoltà. Non un elenco di lamentele, ma un concreto piano di azione perché chi già era indietro non si allontani sempre di più da una vita dignitosa, rendendo vano ogni successivo intervento». È questo il contenuto della lettera firmata dal presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS) e dal portavoce dell’Alleanza contro la povertà (che ha tra i soci fondatori, tra gli altri Acli, Anci, Ali, Cgil, Cisl, Uil, Caritas…) indirizzata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Dall’ultima esperienza dei buoni alimentari al perenne taglio di risorse economiche e umane su politiche e servizi sociali, i rappresentanti di un pezzo importante del Welfare italiano, Gianmario Gazzi e Roberto Rossini traggono una serie di proposte per interventi non più rimandabili.

«La prima – scrivono – riguarda le risorse necessarie. Serve anticipare le risorse per il Fondo nazionale per le Politiche Sociali, la Non Autosufficienza e il Contrasto alla Povertà, unitamente al Fondo Infanzia e Adolescenza che andrebbe tra l’altro ampliato oltre le città riservatarie della L.285/97. Così come bisogna pensare alle risorse assegnate agli Ambiti Territoriali con il Patto di inclusione sociale 2019 garantendo i fondi per dare continuità almeno ai livelli occupazionali esistenti. (…) Assieme a queste individuare una misura equa di sostegno al reddito che intercetti tutti coloro che sono esclusi da ammortizzatori sociali e Reddito di Cittadinanza».

Queste risorse, spiegano chiedendo un tagliando alla legge Madia: «Devono rinforzare definitivamente le strutture del servizio sociale territoriale: servono professionisti che non siano contratti a termine e vincolati sistematicamente in turnover, perché possano essere riferimenti per i territori e per le persone e personale amministrativo».

Il secondo intervento riguarda l’unificazione sociale dell’Italia, realizzando quei livelli essenziali che almeno sulla carta sono assicurati sul piano sanitario: «Vorremmo, ad esempio, che in tutto il Paese ci fosse almeno un assistente sociale ogni 3500 abitanti come nelle regioni più sensibili, accompagnati in equipe multi professionale dagli altri operatori».

Insieme, Gazzi e Rossini, chiedono che non venga dimenticato «l’importantissimo mondo del Terzo Settore» che deve contribuire a co-progettare le politiche e non soltanto sostituirsi allo Stato dove questo non arriva: “I soggetti della società civile – scrivono – devono essere sostenuti col credito e con le garanzie al credito affinché siano in grado di affrontare i cambiamenti e sostenere l’occupazione». «Noi ci saremo sempre», concludono, ma l’allarme lanciato non permette altri rinvii.

Articoli correlati
Salute mentale e Case di Comunità, il ruolo degli Assistenti sociali: «Ma l’integrazione socio-sanitaria è da costruire»
«Le famiglie chiedono di avere un sistema di servizi che garantisca la dimensione relazionale e sociale accanto agli aspetti più sanitari» spiega Mirella Silvani del CNOAS
Assistenti sociali, Gazzi (CNOAS): «Incontro col ministro Schillaci. Al lavoro su DM77, anziani, disabilità»
Il presidente degli Assistenti sociali assicura: "Pronti a collaborare con il nuovo ministro della Salute"
Servizi sociali, Gazzi (CNOAS): «Inaccettabile che ci siano Comuni che spendono un euro per il sociale»
Il presidente degli Assistenti sociali, Gianmario Gazzi, commenta il Rapporto Cnel
Diritti, opportunità, tutela degli esclusi: gli Assistenti sociali scrivono alla politica in vista delle elezioni
Il CNOAS invia un documento ai partiti in vista del 25 settembre: «A fianco delle persone fragili, chiunque vinca»
Welfare, Gazzi (CNOAS): «Bene Orlando su assunzioni Assistenti sociali»
Il presidente dell’Ordine ribadisce: «Mantenere gli impegni presi con la parte più vulnerabile del Paese»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...