Nutri e Previeni 17 Febbraio 2025 12:55

Il digiuno intermittente potrebbe essere rischioso per gli adolescenti

L’età potrebbe giocare un ruolo significativo sull'efficacia e la sicurezza del digiuno intermittente, probabilmente non adatto nella fase adolescenziale. Almeno questo è quanto emerge da uno studio tedesco, pubblicato sulla rivista Cell Reports
Il digiuno intermittente potrebbe essere rischioso per gli adolescenti

L’età potrebbe giocare un ruolo significativo sull’efficacia e la sicurezza del digiuno intermittente, probabilmente non adatto nella fase adolescenziale. Almeno questo è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, condotto dagli scienziati della Technical University of Munich (TUM), dell’LMU Hospital Munich e dell’Helmholtz Munich. Studi precedenti hanno dimostrato che il digiuno intermittente può avere diversi benefici. Questo modello dietetico si è rivelato in grado di migliorare il metabolismo, contribuire alla perdita di peso e ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari.

Declino delle funzionalità delle cellule del pancreas nei giovani

Nell’ambito dello studio, i ricercatori hanno utilizzato modelli murini di giovani, adulti e anziani, a cui è stato privato il cibo per un giorno e poi sono stati nutriti nei due successivi. Dopo dieci settimane, gli scienziati hanno notato un miglioramento nella sensibilità all’insulina nei topi adulti e negli anziani. Gli individui più giovani, invece, hanno mostrato un preoccupante declino della funzionalità delle loro cellule beta, le cellule del pancreas che producono insulina. “Generalmente – afferma Leonardo Matta dell’Helmholtz – si pensa che il digiuno intermittente porti a notevoli benefici per l’organismo. Siamo quindi rimasti molto sorpresi del peggioramento osservato”. I problemi riscontrati dagli studiosi nei giovano riguardavano in particolare la maturazione cellulare.

I rischi del digiuno intermittente nei bambini e adolescenti

Gli autori hanno poi confrontato i risultati ottenuti con i dati raccolti da tessuti umani. Nei pazienti con diabete di tipo 1, in cui le cellule beta vengono distrutte a causa di una risposta autoimmune, riportano gli studiosi, i tessuti mostravano segni simili di maturazione cellulare compromessa. Ciò suggerisce che gli effetti negativi osservati nei topi giovani potrebbero essere rappresentativi anche della specie umana. “Il nostro studio conferma che il digiuno intermittente è benefico per gli adulti – conclude Stephan Herzig, professore alla TUM e direttore dell’Istituto per il diabete e il cancro presso l’Helmholtz di Monaco – ma potrebbe comportare dei rischi per bambini e adolescenti. Nei prossimi step, cercheremo di approfondire i meccanismi molecolari alla base di queste osservazioni. Se comprendiamo meglio come promuovere uno sviluppo sano delle cellule beta, si apriranno nuove strade per il trattamento del diabete e il ripristino della produzione di insulina”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano