Sanità 21 Agosto 2018 10:48

Perchè il movimento #MeToo non ha investito il mondo medico?

«Nell’epoca del #MeToo, è tempo che i medici si rendano conto che la loro professione non è immune da bullismo, molestie e discriminazioni e inizino a far qualcosa per porre fine a questi comportamenti»

«Nell’epoca del #MeToo, è tempo che i medici si rendano conto che la loro professione non è immune da bullismo, molestie e discriminazioni e inizino a far qualcosa per porre fine a questi comportamenti». Inizia con queste parole l’ultimo editoriale del Canadian Medical Association Journal a firma di Jayna M. Holroyd-Leduc e Sharon E. Straus.

«Come mai non c’è stata alcuna protesta contro rinomati medici uomini?», si chiedono le autrici. Forse perché nelle corsie degli ospedali non si verificano episodi di molestie nei confronti di medici e tirocinanti donne? Affatto. Ci sono studi, citati nell’editoriale, che documentano ed analizzano proprio questo genere di comportamenti subiti da molte dottoresse. Eppure nessuno ne parla, nessuno li denuncia.

Quella medica è una carriera lunga e stressante, una professione caratterizzata da molti anni di studio prima e lunghe ore di lavoro dopo, in cui la ben definita gerarchia porta le vittime di questi comportamenti a rispettare la «cultura del silenzio» per evitare di mettere a repentaglio il proprio futuro. Fattori che, secondo l’editoriale, possono dar vita ad un ambiente di lavoro poco salutare e poco professionale.

Ma è necessario che le cose cambino: «È ora di smettere di giustificare comportamenti non professionali dei medici nei confronti dei colleghi perché contribuiscono a salvare la vita dei pazienti. Assistere in silenzio a considerazioni non professionali o a vero e proprio bullismo fa passare il messaggio che si tratti di un comportamento accettabile. Al contrario, è necessario spingere e supportare i colleghi a parlare e a denunciare».

Per raggiungere questo obiettivo, il CMAJ consiglia una serie di azioni che possono essere intraprese per aiutare e sostenere concretamente le vittime: «Dovrebbero essere introdotti procedimenti più sicuri e trasparenti per denunciare comportamenti non professionali e per dar vita ad indagini giuste nei confronti di tutti coloro che ne siano coinvolti, supportando le vittime di bullismo, molestie o discriminazione. È tempo che tutte le strutture sanitarie e le scuole di formazione intraprendano delle iniziative volte a migliorare la cultura del rispetto anche nel mondo della medicina. Quando tutti saranno trattati con rispetto, a prescindere dal genere, dall’età, dalla razza o dallo stato della propria carriera, saranno in primis la professione e le cure per i pazienti a beneficiarne».

LEGGI ANCHE: IL 10% DELLE DOTTORESSE AMERICANE HA SUBITO MOLESTIE SESSUALI

Articoli correlati
Il 10% delle dottoresse americane ha subito molestie sessuali
Anche i medici di Oltreoceano devono fare i conti con il fenomeno delle aggressioni. Soprattutto se donne. E proprio dove è nato il movimento #metoo, neanche le dottoresse sono libere dall’incubo delle molestie sessuali. Secondo uno studio di Medscape, una dottoressa su 10 e il 15% delle specializzande hanno avuto un’esperienza di molestie sessuali sul […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Patient Voice. Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN – Oggi alle 15:00

È essenziale aumentare la consapevolezza della malattia sia tra i medici sia tra i pazienti, per facilitare il riconoscimento dei sintomi, garantire un accesso tempestivo a terapie efficaci e m...
Salute

Diabete, Glifozine arriva in farmacia e senza piano terapeutico

Le reazioni delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti alla decisione dell'Aifa: “Una semplificazione concreta per milioni di pazienti”
di I.F.
Contributi e Opinioni

SSN. Servizio o Sistema? Perché le parole sono importanti

Tenere insieme queste due dimensioni è oggi la sfida per rendere sostenibile, senza snaturarla, la missione originaria del SSN
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...