Prevenzione 18 Marzo 2025 12:16

Morbillo, i pediatri: “Solo il vaccino protegge davvero”

La Società italiana di Pediatria lancia l'allarme sull'aumento dei casi e sulla disinformazione e raccoglie alcune delle affermazioni errate più comuni, offrendo risposte basate sulle evidenze scientifiche
Morbillo, i pediatri: “Solo il vaccino protegge davvero”

L’unico strumento sicuro ed efficace per prevenire il morbillo e le sue complicazioni è la vaccinazione. Le evidenze scientifiche sono chiare: il morbillo è una malattia grave e altamente contagiosa, e senza un’adeguata copertura vaccinale il virus torna a diffondersi, mettendo a rischio la salute pubblica. Teorie come quella che una corretta alimentazione o l’assunzione di vitamina A possano sostituire il vaccino – purtroppo sostenute negli ultimi mesi anche da figure pubbliche di rilievo – sono scientificamente infondate. I dati parlano chiaro. Secondo l’ultimo aggiornamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), tra febbraio 2024 e gennaio 2025 sono stati registrati 32.265 casi di morbillo nei Paesi dell’UE. ù

Il morbillo in Italia

L’Italia è tra le nazioni più colpite, con 1.097 contagi, seconda solo alla Romania (27.568). L’86% dei casi riguarda persone non vaccinate, confermando che la scarsa copertura vaccinale è la causa principale della ripresa del virus. E ancora, i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità registrano (dal primo gennaio 2025 al 28 febbraio 2025) 127 casi di morbillo in Italia, oltre il 90% ha riguardato soggetti non vaccinati, il 7% vaccinati con una sola dose. “La vaccinazione è l’unico mezzo per fermare la diffusione del morbillo – ribadisce il Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), Rino Agostiniani -. Per ottenere l’immunità di comunità e proteggere chi non può vaccinarsi è necessario raggiungere e mantenere nel corso del tempo una copertura superiore al 95% in tutte le fasce di età, ma siamo ancora lontani da questo obiettivo”.

Fake news e disinformazione: un pericolo per la salute pubblica

Uno dei fattori che ostacolano la vaccinazione è la disinformazione che alimenta paure infondate. “Contrastare la disinformazione è essenziale per tutelare la salute pubblica – afferma Rocco Russo, responsabile del Tavolo tecnico vaccinazioni della SIP – .Dobbiamo fornire ai genitori informazioni chiare e scientificamente corrette, per aiutarli a prendere decisioni libere e consapevoli”.

La SIP: domande e risposte

  • Il vaccino MPR può causare la morte?

No. Il vaccino MPR è stato utilizzato in milioni di persone in tutto il mondo ed è sicuro ed efficace. Non esistono prove scientifiche a supporto di un nesso di causalità diretto tale da controindicarne l’uso. Al contrario, il virus del morbillo può causare la morte.

  • Esporre i bambini al morbillo è un metodo naturale per ottenere l’immunità?

No. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa e pericolosa. Può causare polmonite, encefalite (gonfiore cerebrale), sordità, disabilità intellettiva e persino la morte. La vaccinazione è il modo più sicuro ed efficace per prevenirlo.

  • Due dosi del vaccino MPR non sono sufficienti?

Falso. Due dosi del vaccino MPR sono efficaci al 97% nel prevenire il morbillo. La prima dose è prevista dopo il compimento del primo anno di vita, la seconda dopo il compimento del quinto anno di vita. In corso di epidemia è possibile anticipare la seconda dose, così come può essere somministrata una dose ai bambini tra i 6 e i 12 mesi al fine di garantire loro per una protezione più rapida. Per i bambini che hanno ricevuto una dose di vaccino MPR prima del dodicesimo mese di vita, saranno previste altre due dosi come da vigente Piano Nazionale Vaccini.

  • La vitamina A può sostituire il vaccino?

No. La vitamina A non previene il morbillo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la sua somministrazione solo nei bambini e negli adulti già colpiti dalla malattia, per ridurre il rischio di complicazioni come danni agli occhi e cecità. Tuttavia, l’assunzione di dosi elevate e prolungate può essere pericolosa e può causare nausea, vomito, danni al fegato e aumento della pressione intracranica.

  • Una buona alimentazione protegge dal morbillo?

No. Una corretta alimentazione è essenziale per la salute generale, ma non può impedire a un bambino non vaccinato di ammalarsi gravemente di morbillo. Il virus del morbillo può causare complicazioni serie anche nei bambini sani senza patologie preesistenti.

  • Le donne vaccinate in gravidanza proteggono completamente i neonati?

Parzialmente vero. Le donne vaccinate contro il morbillo trasmettono alcuni anticorpi al feto attraverso la placenta, offrendo una protezione iniziale. Anche l’allattamento può contribuire a supportare il sistema immunitario del neonato. Tuttavia, questa protezione diminuisce con il tempo, rendendo necessaria la vaccinazione con il MPR intorno ai 12 mesi di età per garantire un’immunità duratura.

  • Il morbillo è una malattia infantile innocua?

No. Il morbillo può colpire persone di tutte le età e ha complicazioni potenzialmente gravi. I neonati, gli immunodepressi e gli adulti non vaccinati sono particolarmente a rischio.

  • I vaccini sovraccaricano il sistema immunitario dei bambini?

No. Ogni giorno, il sistema immunitario dei bambini affronta centinaia di antigeni provenienti dall’ambiente. Il numero di antigeni contenuto nei vaccini è minimo e non rappresenta un carico eccessivo per l’organismo, a differenza dei danni che può causare il virus selvaggio.

  • Il vaccino MPR causa autismo?

No. L’idea che il vaccino MPR sia collegato all’autismo deriva da uno studio fraudolento pubblicato nel 1998 e successivamente ritirato. Numerose ricerche scientifiche su centinaia di migliaia di bambini hanno dimostrato in modo inequivocabile che non esiste alcun legame tra il vaccino MPR e l’autismo.

  • Chi è allergico all’uovo può fare il vaccino?

Assolutamente sì. Speciali precauzioni debbono essere seguite solo in caso di soggetti che abbiano presentato gravi reazioni con rischio della vita a seguito dell’ingestione di uovo e per i quali sussiste l’indicazione all’esecuzione della vaccinazione in ambiente protetto.

 

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