Sanità 7 Febbraio 2017 12:08

Lazio, Umberto I: «Medici pagano colpe di altri»

«I medici lavorano per il bene dei pazienti e non possono essere loro a pagare di tasca propria per le mancanze di altri, i problemi economici degli ospedali spettano alle amministrazioni. E’ assurdo e inconcepibile che al Policlinico Umberto I di Roma si pretenda di imputare il costo, nominale e non reale, della ritardata comunicazione dei resoconti di accettazione e dimissione dei pazienti a chi si adopera ogni giorno per il bene dei cittadini». Così dichiara, in una nota, il Segretario Regionale Vicario Cimo Lazio Renato Andrich, precisando che questo ritardo di comunicazione «non ha comunque generato alcun ammanco di risorse economiche, trattandosi di una mera partita di giro».

«E’ un paradosso chiedere simili risarcimenti ai medici che hanno prodotto quel valore economico – sottolinea ancora Cimo Lazio  – sarebbe come chiedere a un agricoltore che consegna in ritardo i suoi prodotti di pagarli lui stesso per lo slittamento dei tempi».

«Vogliamo ricordare – aggiunge Andrich – che il controllo di gestione di quasi tutte le Aziende Sanitarie del Lazio vigila e supporta i medici impegnati nelle cure per adempiere a queste incombenze burocratiche. Questo però non è accaduto al Policlinico Umberto I, che da tempo versa in una grave condizione di disordine amministrativo, con ritardi inaccettabili anche nell’informatizzazione dei processi di cura. Da oltre due anni Cimo Lazio invoca inutilmente una gestione che garantisca una direzione certa e corretta delle unità operative cliniche. Per questo motivo, abbiamo recentemente inoltrato un’ultima diffida all’amministrazione, cui seguirà, alla scadenza inevasa dei termini, l’interessamento delle autorità competenti. In un tale contesto si resta ancora più increduli di fronte all’iniziativa di far pagare ai medici somme immaginarie e spropositate».

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.