Salute 4 Novembre 2022 10:43

Fia XX a Rimini: oltre 1500 audioprotesisti discutono nuove strategie per migliorare l’ipoacusia

Il comparto audioprotesico si riunisce a Rimini dal 4 al 6 novembre: sfide e cambiamenti di una professione sanitaria che conferma il suo grande valore sociale
Fia XX a Rimini: oltre 1500 audioprotesisti discutono nuove strategie per migliorare l’ipoacusia

Ai blocchi di partenza Fia XX, il Congresso Nazionale della Federazione Italiana Audioprotesisti che dopo quattro anni, pausa imposta dall’emergenza Covid-19, anni torna finalmente a riunirsi a Rimini, nella sede del Palacongressi.

Audioprotesisti in grande crescita

Un appuntamento molto atteso dal comparto che rappresenta una professione sanitaria in grande crescita, quella degli audioprotesisti (rappresentata da ANAP, Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali) e dalle aziende del settore (ANA, Associazione nazionale Audioprotesisti). Un Congresso che cade in un momento storico particolare, con il dibattito sulla sanità che ha tenuto banco in questo ultimo periodo, tra tentativi di revisione organica del Sistema Sanitario Nazionale e grandi disegni di riforma previsti dal PNRR.

In Italia operano circa 3 mila audioprotesisti in più di 1400 centri acustici

Certamente, come ben sanno i professionisti della salute, le trasformazioni della politica sanitaria di oggi, incideranno profondamente sugli operatori sanitari e sui cittadini nel futuro, per questo i tre giorni di Rimini saranno carichi di significato e di riflessioni. Innanzitutto, i numeri: In Italia operano circa 3 mila audioprotesisti all’interno di più di 1400 centri acustici. Gli assistiti sono circa 2 milioni, ai quali vengono applicati, ogni anno, circa 450mila apparecchi acustici. Ogni anno 300 studenti si iscrivono ai corsi laurea in Tecniche audioprotesiche, abilitanti alla professione, organizzate da dodici Atenei italiani.

Dispositivi medici per l’udito: l’Italia è un’eccellenza

In conclusione, un settore che vale, tra mercato interno ed export, circa 16,7 miliardi di euro. Dato confermato dagli utilizzatori di tecnologie per l’udito che dichiarano un altissimo tasso di soddisfazione: secondo i dati riportati dall’ultima indagine Eurotrak (2022) nel 97% dei casi affermano migliorata la propria qualità di vita. Numeri che si incrociano con quelli della qualità dei dispositivi medici per l’udito, nei quali l’Italia rappresenta un’eccellenza, leader in Europa per qualità delle cure, e che ne descrive efficacemente il valore sociale, non solo sotto il profilo economico ed occupazionale, ma anche sui benefici percepiti e sull’elevato contributo sociale che il settore è in grado di fornire. Non a caso il comparto è stato ricompreso tra i servizi ritenuti essenziali durante la pandemia, con tutti i Centri acustici che per decreto del legislatore sono rimasti aperti a fornire assistenza anche nei mesi della massima emergenza. Un ruolo essenziale, quello dei Centri Acustici rete di centri riconosciuti Ana, diffusa su tutto il territorio nazionale, nel promuovere la prevenzione e la salute uditiva con controlli gratuiti dell’udito e assistenza quotidiana, garantendo nel contempo all’utenza professionalità e altissima qualità della tecnologia.

La tre giorni di Rimini

L’assise di Rimini rappresenterà dunque un importante momento di aggregazione e di confronto professionale per gli oltre millecinquecento professionisti sanitari iscritti insieme alle aziende del settore e a importanti relatori internazionali. L’apertura dei lavori è prevista il 4 novembre e proseguirà il giorno successivo, 5 novembre con tavole rotonde ricche di  dibattiti e approfondimenti sui temi caldi della professione e sul futuro del comparto, dai nuovi LEA, alla presentazione dell’attesissimo Eurotrak 2022, lo studio che misura l’efficacia e la qualità dell’applicazione audioprotesica, confrontando i  risultati conseguiti dai vari Paesi per comprendere il posizionamento dell’Italia rispetto al panorama europeo, con i relativi punti di forza e i margini di miglioramento.

La tecnologia di ultima generazione che permette di rimediare ogni tipo di ipoacusia

E ancora si parlerà di tecnologie del futuro, senza dimenticare il valore dell’audioprotesista come professione intellettuale. E poi, Otc, un tema oggi attualissimo e un focus speciale sulla formazione universitaria. Ma si spazierà anche verso gli impianti cocleari. Attesi esperti internazionali come Mark Laureyns, presidente Aea (associazione europea audioprotesisti) e Stefan Zimmer, segretario Ehima (associazione europea fabbricanti audioprotesi). La giornata di domenica, 6 novembre, sarà dedicata al rinnovo delle cariche direttive, un passaggio importante per porre le basi e definire gli orientamenti associativi dei prossimi anni. Il presidente del congresso, Corrado Canovi, esprime la sua soddisfazione: «La grande risposta in termini di partecipazione, ben oltre le aspettative, fa apprezzare lo sforzo di tutti per essere presenti ad un appuntamento che ha l’ambizione di mettere al centro gli argomenti imprenditoriali e professionali del nostro comparto».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano