Lavoro e Professioni 28 Luglio 2015 19:09

Scuole di Specializzazione, test al via: corsa ad ostacoli per i giovani medici

6mila borse ancora insufficienti a fronte di oltre 13mila candidati. Il vice-presidente del SIGM, Andrea Silenzi: «La pressione sul MIUR è servita per il concorso. Ora lavoriamo sulla programmazione».
Scuole di Specializzazione, test al via: corsa ad ostacoli per i giovani medici

Partite le selezioni per l’accesso alle Scuole di Specializzazione. Da questa mattina e per tutta la settimana, oltre 13mila giovani medici cercheranno di conquistare le 6mila borse di studio messe a disposizione.


Le prove sono iniziate evitando di ripetere gli errori tecnici che lo scorso anno avevano generato critiche, polemiche e soprattutto valanghe di ricorsi. Non sono mancate però le polemiche per i quesiti e le criticità organizzative. Situazioni sulle quali il SIGM, la principale associazione di riferimento per i Giovani Medici, ha già posto l’attenzione. Ma l’associazione vede già il bicchiere mezzo pieno, considerando produttivo lo sforzo fatto – insieme a tante altre realtà del mondo medico-sanitario – nel corso di questi mesi. Una pressione costante che ha portato ad ottenere dal MIUR maggiori garanzie sul regolare svolgimento delle prove. Resta però l’incognita del futuro dei camici bianchi, stretti tra i continui tagli alla sanità ed una programmazione carente, come ha fatto notare il vicepresidente nazionale del SIGM, Andrea Silenzi, ai microfoni di Sanità informazione.

Appena conclusa la prima giornata di prove per l’accesso alle scuole di specializzazione, quali sono i primi feedback che arrivano alla vostra associazione?
«Sembra che le criticità riscontrate lo scorso anno siano state evitate, anche grazie ad una attenzione pressante da parte della nostra Associazione, ma anche di tutte le altre organizzazioni che hanno spinto affinché ci fosse massima attenzione in questo momento che, di fatto, decide della vita professionale dei giovani medici. Fortunatamente sono state evitate criticità organizzative. Certo, alcuni malumori sono stati registrati in merito alla natura delle domande: nonostante la sbandierata modifica al regolamento del Ministero, sembrerebbe che la prova generale fosse molto orientata sul lato pre-clinico, nonostante si fosse annunciato il contrario. Questa è stata la maggiore criticità. Speriamo inoltre che le forze dell’ordine, presenti grazie alla circolare concordata dal Miur e dal Ministero degli Interni,  possano garantire presìdi fissi in aula».

Si è arrivati a questa prova sotto pressione, dopo mesi di proteste, manifestazioni al Miur e lettere aperte al Ministro Giannini. Dopo questi giorni di concorso bisogna, forse, guardare più avanti e intervenire a monte sulla programmazione…
«“Programmazione” è la parola chiave di tutto ciò che riguarda il mondo dei giovani medici. Senza, tutto ciò che stiamo facendo in questi giorni, ovvero lavorare perché il concorso dia la possibilità di accedere al post-laurea a migliaia di giovani medici, è strettamente collegato alla pianificazione quantitativa e qualitativa delle risorse umane che da qui ai prossimi anni dovranno garantire la tutela della salute dei cittadini. In un momento di blocco del turn over e in cui, contando anche gli accessi in esubero e tutte le criticità derivanti dal numero programmato, c’è difficoltà a sapere quanti saranno gli immatricolati a Medicina, è proprio alla programmazione che va data la massima attenzione. Dobbiamo ritornare a presidiare quello che abbiamo perso  e che i cittadini rischiano di scontare sulla propria pelle non trovando giovani medici specialisti nelle strutture pubbliche. Ma soprattutto non c’è chiarezza sulla vocazione: sono più di 60mila i candidati all’accesso ai corsi di laurea, un numero spropositato. Bene quindi l’iniziativa del Ministero di fare dei test psicoattitudinali alle scuole superiori, è una delle strade per garantire una corretta programmazione».

Articoli correlati
DEF e sanità, aumentano i contratti e i posti per la formazione specialistica. Più fondi per farmaci innovativi
Il documento è ora al vaglio di Montecitorio. Spazio anche a risorse per fronteggiare ondata profughi di guerra
Test anti-Covid made in Italy ci dirà quando fare il richiamo di vaccino
Sviluppato dall’IRCCS Candiolo di Torino in collaborazione con l’Italian Institute for Genomic Medicine (IIGM) e con il laboratorio Armenise-Harvard di Immunoregolazione, un test che servirà, su larga scala, a stabilire il livello e la durata di immunizzazione delle persone al virus Sars-CoV-2
Quarantena e isolamento ridotti, nuova circolare del Ministero della Salute
Una nuova circolare del ministero della Salute accorcia i tempi previsti per la quarantena dei positivi e l'isolamento in caso di positività persistente
Trauma cranico, test sul sangue per diagnosi veloci e precise
Le situazioni in cui si può verificare un trauma cranico sono molteplici. Ma la priorità è sempre la stessa: riconoscerlo tempestivamente, prima che possa creare danni irreversibili
di Valentina Arcovio
Negativo con i sintomi, quando posso ripetere il test?
Capita sempre più spesso che una persona con i sintomi del Covid-19 risulti negativa al primo test. Con Omicron sono stati segnalati più casi di positività ritardata. Meglio ripetere il test dopo 24 ore
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano