Salute 18 Settembre 2025 11:53

ISS: la mobilità attiva migliora la salute, ma in Italia meno adulti usano la bici o vanno a piedi

I dati relativi al biennio 2023-2024,della sorveglianza Passi coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità mostrano che la scelta di mobilità attiva è in diminuzione nella popolazione adulta
ISS: la mobilità attiva migliora la salute, ma in Italia meno adulti usano la bici o vanno a piedi

La bicicletta è utilizzata per gli spostamenti quotidiani dal 10% degli adulti (18-69 anni) mentre va a piedi il 39% del campione. Lo affermano i dati, relativi al biennio 2023-2024, della sorveglianza Passi coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui la scelta di mobilità attiva è in diminuzione nella popolazione adulta e la quota di popolazione che grazie a queste scelte raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Oms è sostanzialmente stabile nel tempo, intorno al 19%. I dati sono pubblicati in concomitanza con la European Mobility Week, che si celebra dal 16 al 22 settembre e culmina con la ‘Giornata senz’auto’.

L’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani

L’abitudine di utilizzare la bicicletta per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani è più frequente fra gli uomini (11%) e tra gli stranieri (15%). È pratica più diffusa fra i residenti delle Regioni del Nord Italia e meno fra i residenti nel Centro-Sud (15% nel Nord vs 7% nel Meridione). Il dato più elevato si registra nella P.A. di Bolzano, dove 1 persona su 4 utilizza abitualmente la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Inoltre, dai dati 2023-2024 emerge che chi si muove in bicicletta lo fa per quasi 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di oltre 140 minuti.

I tragitti a piedi sono più frequenti nei giovani

La percentuale di chi si muove a piedi per i propri spostamenti abituali è maggiore tra i 18-24enni (47%), fra le donne (43%), fra le persone senza difficoltà economiche o più istruite e fra gli stranieri (45%). Come con la bicicletta, anche l’abitudine di spostarsi a piedi è più frequente al Nord che nel resto del Paese ed è nuovamente la P.A. di Bolzano, seguita dal Piemonte, a registrare il valore più alto: quasi 6 persone su 10 si spostano a piedi per raggiungere il posto di lavoro o i luoghi che frequentano quotidianamente. Chi si muove a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per oltre 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di 170 minuti. Nel tempo, questa abitudine diminuisce lentamente e sono i giovani (18-34enni) a registrare un maggior calo.

La mobilità attiva e il raggiungimento dei livelli di attività fisica

Il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva perché grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’Oms di almeno 150 minuti a settimana di attività moderata; il 22% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata perché si sposta a piedi o in bicicletta ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana. La quota di persone attive fisicamente per la mobilità attiva svolta è maggiore tra i 18-24enni (24%), fra le donne (21%), fra le persone con alto livello di istruzione (21%), fra gli stranieri (29%) e fra i residenti nelle Regioni settentrionali (25%), rispetto al resto del Paese. Anche questa quota diminuisce nel tempo raggiungendo nel 2023 il valore minimo.

Importante incentivare la mobilità attiva

“Oltre che vantaggiosa per l’ambiente, la mobilità attiva offre la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e avere benefici sulla salute”, sottolinea Valentina Minardi, ricercatrice del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute. “Per questo la pratica andrebbe incentivata il più possibile a tutti i livelli, dalla sensibilizzazione della popolazione alle politiche pubbliche”, conclude.

 

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