Salute 2 Settembre 2024 15:55

Invecchiamento, non è un processo costante: “Scovati due scalini-chiave a 44 e 60 anni”

I ricercatori: "In corrispondenza di questi due momenti avvengono drastici mutamenti a livello biomolecolare, che vedono aumentare o diminuire repentinamente migliaia di molecole e microrganismi presenti nel corpo"
Invecchiamento, non è un processo costante: “Scovati due scalini-chiave a 44 e 60 anni”

Se hai da poco compiuto 44 anni e ti senti ‘improvvisamente’ più vecchio, potrebbe non trattarsi di una semplice sensazione: il tuo corpo potrebbe aver subito dei reali e repentini cambiamenti a livello biomolecolare. Un recente studio, pubblicato sulla rivista Nature Ageing, mostra, infatti, come il processo di invecchiamento sia scandito da due momenti cruciali, il primo a 44 anni ed il secondo intorno ai 60. L’invecchiamento, dunque, non procede in maniera lenta e costante, ma il suo percorso incontra due scalini-chiave.

Più attenzione alla salute nei momenti-chiave della vita

A studiare perché e come si invecchia in queste due particolari fasi della vita sono stati i ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università americana di Stanford. “In corrispondenza di questi due momenti, infatti, avvengono drastici mutamenti a livello biomolecolare, che vedono aumentare o diminuire repentinamente migliaia di molecole e microrganismi presenti nel corpo”, scrivono gli studiosi. L’esistenza di questo fenomeno dovrebbe spingere, secondo i ricercatori, a prestare attenzione alla propria salute e adattare il proprio stile di vita soprattutto in questi momenti-chiave della vita. Gli autori dello studio guidati da Xiaotao Shen hanno esaminato i dati forniti da 108 volontari tra i 25 e i 75 anni, seguiti per diversi anni proprio allo scopo di comprendere meglio la biologia dell’invecchiamento. Ciò ha permesso di monitorare i cambiamenti legati all’età in più di 135mila molecole e microbi diversi: migliaia di questi subiscono notevoli mutamenti nel corso della vita, concentrati soprattutto in determinati momenti.

Stili di vita o fattori biologici?

Intorno ai 44 anni, le molecole più coinvolte sono quelle legate al metabolismo dell’alcol, della caffeina e dei grassi e quelle associate a disturbi cardiovascolari. Circa 15 anni dopo, invece, l’attenzione si sposta sulle molecole legate al metabolismo di carboidrati e caffeina, alla regolazione immunitaria, alla funzione dei reni e ancora alle malattie cardiovascolari. I ricercatori non sono rimasti molto sorpresi dallo scalino dei 60 anni, poiché è noto che i rischi di molte malattie legate all’età aumentano proprio in quel periodo, mentre è stata più inaspettata la presenza del gradino a 44 anni, poiché riguarda allo stesso modo uomini e donne, e non è quindi dovuta alla menopausa. Secondo gli autori dell’articolo, è possibile che alcuni di questi cambiamenti siano legati allo stile di vita o a comportamenti tipici di queste fasce d’età, piuttosto che a  fattori biologici.

 

 

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