Salute 6 Febbraio 2025 11:18

In Italia 1 donna su 4 è a rischio malattie cardiache

In occasione della Giornata per la consapevolezza sulla salute del cuore femminile, il Centro Cardiologico Monzino IRCCS punta i riflettori sull'importanza della prevenzione cardiovascolare femminile
In Italia 1 donna su 4 è a rischio malattie cardiache

Nel nostro paese una donna su 4 è a rischio di malattia cardiovascolare e una donna ogni cinque minuti viene colpita da un infarto o da un’altra malattia cardiovascolare. A sottolinearlo è il Centro Cardiologico Monzino IRCCS, che partecipa anche quest’anno al Wear Red Day, la Giornata per la consapevolezza sulla salute del cuore femminile, promossa dall’American Heart Association e celebrata in tutto il mondo il primo venerdì del mese di febbraio. È

Le malattie cardiovascolari uccidono più di 124mila donne all’anno

E’ noto del resto che le malattie cardiovascolari (MCV) sono la prima causa delle morti femminili in Italia: più di 124.000 ogni anno. “La maggior parte di queste vite, fino al 70%, può essere salvata con una prevenzione personalizzata al femminile”, dichiara Daniela Trabattoni, direttore Unità di Cardiologia invasiva e responsabile di Monzino Women. “Il focus specifico sulla donna è fondamentale per fermare un’epidemia più letale del Covid, senza ricorrere a vaccini e mascherine. Diversi studi europei – continua – dimostrano che negli ultimi 10 anni non si è visto un miglioramento nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari nelle donne, soprattutto tra le più giovani (sotto i 55 anni) e che la mortalità da cardiopatia ischemica nella donna è diminuita meno di quella degli uomini”.

Necessaria medicina di genere che parta dalla prevenzione nelle donne

“Questo non significa che le donne siano meno attente a sé stesse, anche se è vero che fino a poco fa le MCV erano considerate malattie dell’uomo”, sottolinea Trabattoni. “Il vero tema è la necessità urgente di una medicina di genere che parta già dalla prevenzione, perché sappiamo che i fattori di rischio noti (colesterolo alto, fumo, ipertensione, diabete e obesità) incidono in modo diverso sulle donne. L’esempio – prosegue – che porto sempre è il fumo: le donne fumatrici, rischiano fino a 5 volte di più di sviluppare danni alle arterie (e dunque sono 5 volte più esposte al rischio di infarto miocardico) rispetto agli uomini. Inoltre, perfino nelle ragazze il tabacco può indurre lo sviluppo precoce dell’aterosclerosi“.

La prevenzione delle donne deve iniziare dall’adolescenza

“La prevenzione nelle donne – continua l’esperta – deve iniziare dall’adolescenza con l’adozione di stili di vita sani (alimentazione corretta, no al fumo e sì all’attività fisica) e prevedere intorno ai 35 anni i primi screening preventivi. Al Monzino abbiamo voluto dare una risposta concreta al bisogno di prevenzione femminile creando già quasi 10 anni orsono ‘Monzino Women‘, il primo centro clinico italiano dedicato al cuore delle donne”. All’appello alle donne del Monzino si unisce sui social la famosa stilista Chiara Boni: “Il cuore è la cosa più importante della nostra vita perché siamo capaci di amare tanto. Quindi tenetelo da conto”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio