Salute 12 Dicembre 2022 12:02

Gimbe: nuove vaccinazioni al minimo storico, meno 1.000 in 7 giorni

Da quando è iniziata la campagna vaccinale contro Covid-19 le nuove somministrazioni non sono mai state così basse come nella scorsa settimana. Meno di 1.000 vaccinazioni in 7 giorni. Nel frattempo crescono i decessi, i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. Questa è la fotografia scattata dall'ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativa alla settimana che va dal 2 all'8 dicembre
Gimbe: nuove vaccinazioni al minimo storico, meno 1.000 in 7 giorni

Da quando è iniziata la campagna vaccinale contro Covid-19 le nuove somministrazioni non sono mai state così basse come nella scorsa settimana. Meno di 1.000 vaccinazioni in 7 giorni. Nel frattempo crescono i decessi, i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. Questa è la fotografia scattata dall’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativa alla settimana che va dal 2 all’8 dicembre. Tra i nuovi vaccinati il 10,4% appartiene alla fascia 5-11 anni: 94, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Cala anche tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente).

Non vaccinati sono ancora 6,79 milioni di persone over 5

Per quanto riguarda le persone non vaccinate, al 9 dicembre erano 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui: 6,1 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10,6% della platea (dall’8,1% della Puglia al 14,1% della Valle D’Aosta); 0,69 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,2% della platea (dallo 0,8% della Valle D’Aosta al 2,2% del Friuli Venezia-Giulia).

Gimbe: «Per terza dose tasso di copertura sovrastimato»

Non va meglio neanche la terza dose: al 9 dicembre le somministrazioni totali sono state in totale 40.383.008 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 2.124 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.753 della settimana precedente. In base alla platea ufficiale (47.703.593 persone), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,7%: dal 78,6% della Sicilia all’88,6% della Lombardia. «Considerato che la platea per la terza dose non viene aggiornata dal 20 maggio – evidenzia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – il tasso di copertura è sovrastimato in quanto non include né i circa 60 mila nuovi vaccinati dal 21 maggio né circa 2,4 milioni di persone che hanno superato i 120 giorni dal completamento del ciclo primario al netto delle persone che nel frattempo hanno contratto l’infezione». Sono 7,32 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui: 5,71 milioni possono riceverla subito, pari al 12% della platea (dal 7,6% del Piemonte al 19,9% della Sicilia); 1,61 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 3,4% della platea (dall’1,5% della Sicilia al 5,8% del Veneto).

In calo anche le quarte dosi, -23% somministrazioni in 7 giorni

Diminuiscono ancora le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti Covid, con una diminuzione del 23,6% in una settimana. Secondo Gimbe, gli italiani che possono immunizzarsi con il secondo richiamo sono 19,1 milioni: di queste, 12,1 milioni possono riceverlo subito, 1,7 milioni non possono nell’immediato perché guarite da meno di 120 giorni e 5,3 milioni l’hanno già ricevuto. Al 9 dicembre sono state somministrate 5.283.262 quarte dosi, con una media mobile di 19.225 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 25.171 della scorsa settimana.

In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 27,6% con nette differenze regionali: dal 12,4% della Calabria al 41,3% del Piemonte.

Gimbe, stabili i contagi crescono invece i decessi e i ricoveri

In 7 giorni sono aumentati i decessi Covid (+8%), i ricoveri (+9%) e il numero di pazienti in terapia intensiva (+4,7%) mentre restano stabili i contagi. In particolare si registra, nei 7 giorni, una sostanziale stabilità dei nuovi casi (221.324 contro 227.420) e, nel dettaglio, i decessi arrivano a 686 contro 635, di cui 15 riferiti a periodi precedenti. In crescita anche i casi attualmente positivi (523.075 contro 507.169), le persone in isolamento domiciliare (513.525 contro 498.391), i ricoveri con sintomi (9.215 contro 8.458) e, come indicato, le persone nelle terapie intensive (335 contro 320).

In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, sono risaliti agli attuali 335 dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre; in area medica, il minimo di 6.347 era stato raggiunto l’11 novembre. All’8 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 14,5% in area medica (dal 5,1% del Molise al 33,2% dell’Umbria) e del 3,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Provincia autonoma di Trento al 7,1% della Liguria).

 

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