Lavoro e Professioni 31 Agosto 2021 10:31

Test Medicina, obbligo Green Pass e mascherine FFP2. Nuove regole per la prova di quest’anno

Consulcesi: «Ogni anno il 3% degli aspiranti medici escluso per sviste e piccole irregolarità»
Test Medicina, obbligo Green Pass e mascherine FFP2. Nuove regole per la prova di quest’anno

Il 3 settembre migliaia di aspiranti medici parteciperanno alle prove di ingresso alla facoltà di Medicina. «Dopo mesi e mesi trascorsi a studiare su libri sarebbe un vero peccato perdere l’occasione per una dimenticanza procedurale durante la prova», dichiarano i legali Consulcesi, il network legale con esperienza ventennale al fianco degli aspiranti medici. Eppure, capita: ogni anno circa il 3% degli studenti vede annullarsi il test a causa di errori o inesattezze nella consegna dei documenti o nell’esecuzione delle procedure.

Quindi, ecco le cose da ricordare e le novità da tenere d’occhio per non rischiare. La prima novità del test di Medicina 2021 è il Green pass: è fondamentale averlo per accedere alla prova. Dal 6 agosto, infatti, per accedere ai concorsi pubblici è necessario esserne provvisti. La certificazione sarà controllata con l’app apposita e va esibita prima di entrare in aula. Ricordiamo che per ottenere il Green pass occorre essere vaccinati contro Covid-19 con 1 o 2 dosi, oppure essere guariti dal virus da meno di 6 mesi o aver effettuato un tampone antigenico o molecolare nelle 48 antecedenti. Altro documento nuovo da portare con sé il giorno del test è l’autodichiarazione Covid. Si trova sul sito Universitaly: va stampata, compilata e consegnata il giorno della prova, pena l’esclusione dal test. All’interno del documento si certifica di conoscere le norme anti-Covid, di non essere in quarantena e di non avere sintomi della malattia, di non aver avuto contatti stretti con un malato e di essere possessore di green pass.

Altra cosa da tenere a mente è l’obbligo di indossare la mascherina di tipo FFP2. Attenzione, in quanto specificato al punto 6 del documento ministeriale, non è possibile fare eccezione, pena l’esclusione. Inoltre, salvo certificazione medica che lo prescriva, non si potrà mangiare durante la prova, ma solo bere con bevande in dotazione o fornite dall’Università.

Infine, per evitare di essere esclusi dalla prova, è importante fare attenzione alle seguenti procedure: posare il proprio telefono, calcolatrice e tutti i dispositivi di calcolo; non scrivere niente, non firmare e non fare segni di riconoscimento sul modulo delle risposte; accertarsi della corrispondenza dei codici alfanumerici presenti sulle etichette. Ogni candidato deve scegliere una coppia di etichette adesive identiche al termine della prova e apporre una delle due etichette sulla scheda anagrafica e l’altra sul modulo risposte; segnalare le mancanze nel plico.

È bene ricordarsi che i commissari hanno la facoltà di annullare la prova se notano movimenti o atteggiamenti sospetti.

Può capitare che i documenti ufficiali del test abbiano fogli mancanti, questo può compromettere la prova, se non si segnala alla commissione in tempo. Ogni plico deve contenere: una scheda per i dati anagrafici che il candidato deve obbligatoriamente compilare, priva di qualsivoglia codice identificativo; i quesiti relativi alla prova di ammissione recanti il codice identificativo del plico nonché 2 fogli dedicati alla brutta copia; un modulo risposte dotato dello stesso codice identificativo del plico; un foglio sul quale sono apposti il codice identificativo del plico nonché l’indicazione dell’ateneo e del corso di laurea cui si riferisce la prova.

«È importante sottolineare che se la prova dovesse essere annullata, non tutto è perduto – precisa il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella -. Potrebbe ancora esserci una speranza di far valere il vostro diritto e attraverso il nostro sportello www.numerochiuso.info  i nostri consulenti legali specializzati suggeriranno le azioni migliore da intraprendere. Questo vale per tutte le irregolarità che verranno riscontrate nel corso di una prova che continuiamo a ritenere non adeguata a selezionare i futuri medici perché non garantisce meritocrazia e regolarità».

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