Sanità 15 Febbraio 2024 10:32

Caregiver familiare, in Toscana una proposta di legge per valorizzarne e sostenerne il ruolo

La proposta, che ora passerà all'esame del Consiglio regionale, vuole introdurre principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare in Toscana, ritenendola una figura di fondamentale importanza all'interno della rete del sistema di welfare. Previsto anche un servizio di supporto psicologico assicurato dal Centro di ascolto regionale
di I.F.
Caregiver familiare, in Toscana una proposta di legge per valorizzarne e sostenerne il ruolo

Supportare l’attività del caregiver con interventi realizzati dalle Asl e dalle società della salute e assicurargli un supporto psicologico gratuito. Sono questi alcuni dei sostegni previsti per promuovere e valorizzare la figura del caregiver familiare in Toscana. Con una proposta di legge, approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle politiche sociali Serena Spinelli, la Regione vuole offrire un aiuto concreto a coloro che, nell’ambito domestico, si prendono cura di un familiare o di un convivente non autosufficiente.

La proposta di legge in sintesi

La proposta, che ora passerà all’esame del Consiglio regionale, vuole introdurre principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare in Toscana, ritenendolo una figura di fondamentale importanza all’interno della rete del sistema di welfare. Nell’articolato, infatti, viene evidenziato il ruolo del caregiver familiare quale “componente informale della rete di assistenza che ruota intorno alla persona, coinvolto a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. In quest’ottica, la proposta di legge supporta l’attività assicurata dal caregiver e la integra con gli interventi realizzati dalle aziende unità sanitarie locali, dalle zone distretto e dalle società della salute”. Inoltre, si prevede la possibilità per il caregiver di ricorrere al servizio di supporto psicologico assicurato dal Centro di ascolto regionale: è fondamentale infatti per chi assiste, poter mantenere il proprio benessere ed equilibrio personale nel prestare aiuto al proprio familiare.

Un finanziamento di 225mila euro in tre anni

A questo scopo è destinato anche un finanziamento di 225mila euro per il prossimo triennio. “Questa proposta di legge – evidenzia il presidente della Regione, Eugenio Giani – ha innanzitutto la finalità di inquadrare nella normativa regionale, in particolare nel rapporto con la rete dei servizi sociosanitari, una figura che in tante famiglie svolge un compito prezioso e difficile e lo fa in maniera gratuita e volontaria”. Per l’assessore alle politiche sociali, Serena Spinelli “questa iniziativa rappresenta un passaggio importante per far sì che questa figura, decisiva per la qualità di vita e il benessere della persona assistita, possa svolgere al meglio i suoi compiti, potendo contare sul supporto di tutti i soggetti sociali, sanitari e socio-sanitari con cui si trova a interagire. Inoltre – conclude la promotrice della proposta di legge -, visto il notevole carico psicologico e umano che il caregiver molto spesso affronta, la legge vuole sostenerlo anche rafforzando le attività di supporto psicologico del Centro di ascolto regionale”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...