Lavoro e Professioni 12 Marzo 2019 13:07

Ex specializzandi, la Corte di Appello di Roma riconosce altri 19 milioni di euro e ribalta il primo grado per 172 medici

Consulcesi: «È la conferma che solo non proseguire nell’azione legale è una sconfitta certa». Il 12 aprile nuova azione collettiva sulla scia delle ultime sentenze positive: solo nel 2018 rimborsi per 48 milioni
Ex specializzandi, la Corte di Appello di Roma riconosce altri 19 milioni di euro e ribalta il primo grado per 172 medici

I medici ex specializzandi continuano a vincere in tribunale. Con la sentenza 1030 del 13 febbraio 2019, la Corte d’Appello di Roma ha riconosciuto a 490 camici bianchi altri 15 milioni di euro. Ma c’è di più: con la stessa sentenza è stata riformata la posizione di altri 172 medici che avevano perso in primo grado, aggiungendo 4 milioni di euro in loro favore.

«La vertenza sui medici specializzati tra il 1978 ed il 2006 che non hanno ricevuto dallo Stato italiano il corretto trattamento economico, nonostante fosse previsto dalle direttive Ue (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE) – scrive il network legale Consulcesi in una nota -, ha visto negli anni la conferma di un diritto ormai consolidato e che viene riconosciuto dai Tribunali di tutta Italia in maniera sempre più celere. Grazie alle azioni collettive portate avanti da Consulcesi, solo nel 2018, sono stati rimborsati 1521 medici con più di 48 milioni di euro».

«Tutto ciò – prosegue -, anche in virtù della pronuncia della Corte di Giustizia Europea (cause riunite C- 616/16 e C-617/16), che ha segnato una svolta storica nella giurisprudenza di questo contenzioso, in base ai cui principi le somme riconosciute ai medici potrebbero essere triplicate. Una partita più che mai aperta, quindi, e che vede ingrossarsi le fila dei medici rimborsati dopo il recente e autorevole parere pro veritate che ha confermato come non si sia formata la certezza del diritto necessaria per il decorso della prescrizione”, ciò a causa dell’assenza di sentenze e normative chiare ed univoche sulla posizione dei medici immatricolati dal 1978 in poi».

«È la conferma – sottolinea Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi – che solo non proseguire nell’iter giudiziario rappresenta una sconfitta certa: per questo è importante insistere per la tutela dei propri diritti. Invitiamo, quindi, i medici che vogliono aderire all’azione collettiva del 12 aprile a contattare i nostri oltre mille consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 e direttamente sul sito internet www.consulcesi.it».

LEGGI ANCHE: EX SPECIALIZZANDI ANTE-1982, CONSULCESI: «ESCLUDERLI DAI RIMBORSI CONTRASTA CON PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI UGUAGLIANZA»

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