Salute 23 Settembre 2014 17:55

Fecondazione eterologa, basta scuse: stavolta si parte sul serio

Le strutture sono pronte, ma intanto continua il dibattito sui ticket
Fecondazione eterologa, basta scuse: stavolta si parte sul serio

Il Lazio colma il suo ritardo e si pone ai blocchi di partenza sulla fecondazione eterologa. Le regole che d’ora in poi disciplineranno la procreazione assistita, omologa ed eterologa, sono state deliberate nei giorni scorsi dalla giunta regionale, e ricalcano fedelmente le linee guida approvate di recente dalla Conferenza Stato – Regioni.

Dal limite dei 43 anni d’età per la donna, al tetto massimo di tre cicli cui ci si potrà sottoporre in strutture pubbliche, che saranno 7 su un totale di 21 centri operativi.

A Roma è già attivo il Sant’Anna, mentre il San Filippo e il Pertini attendono dei certificati. Già definite le autorizzazioni di San Camillo, Gemelli, S. Maria Goretti di Latina e del Policlinico Umberto I di Roma, per arrivare a regime entro fine anno, nonostante il Gemelli abbia annunciato di non voler praticare l’eterologa. Il modello sarà simile a quello toscano, con la previsione di ticket di cui però non si conosce ancora il valore esatto: la cifra è infatti soggetta ad un gran numero di variabili, tenendo presente che la Regione Lazio è commissariata, e che per gli aspetti tecnici ci si dovrà confrontare con il governo, anche per trovare un accordo su una soluzione uniforme con le altre Regioni che hanno optato per lo stesso metodo.

Un intervento necessario per evitare l’emigrazione coatta dei pazienti verso Regioni più “economiche”. Per fare un confronto, in Liguria il ticket è calcolato su base reddituale, mentre nel Lazio il ticket per sottoporsi alla fecondazione omologa è di 1800 euro: non è escluso che questa cifra possa costituire una base di partenza per quella eterologa. E poi, la voce fuori dal coro – quella del Movimento per la Vita – contro il ticket per chi ricorre all’eterologa: una crociata ideologica secondo cui la sterilità non sarebbe una patologia, ma una condizione, e avere un figlio non sarebbe un diritto, ma un desiderio.

Articoli correlati
Fecondazione eterologa a rischio: PMA si appella al Ministero della Salute per un intervento immediato
Dal 29 aprile eterologa a rischio in molti centri italiani Dal 29 aprile potrebbe non essere più possibile importare gameti ed effettuare la fecondazione eterologa in molti dei centri italiani preposti. Una nota del Ministero della Salute, infatti, ricorda la scadenza prevista dalla legge che ha fissato per questa data ultima la possibilità per i […]
Sanità, Mammì (M5S): «Bene fecondazione assistita al prezzo del ticket, così aiutiamo natalità»
Molto bene il via libera della Regione Lombardia alla fecondazione eterologa al prezzo del ticket, una misura che va incontro agli aspiranti genitori, che così potranno realizzare il loro sogno.  L’Istituto Superiore di Sanità segnala che l’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie, che le cause sono molteplici e di diversa natura e pertanto è […]
Fecondazione eterologa, le donne italiane non donano gli ovuli
«Le donne italiane non donano i propri ovuli come invece accade in altre nazioni. In Italia le donne non hanno la mentalità della donazione. E’ un problema culturale. Quindi l’eterologa qui da noi viene eseguita con ovociti presi all’estero. Ma in Italia abbiamo la miglior tecnologia in termini di riproduzione». Lo afferma Claudio Giorlandino, ginecologo, Direttore […]
40 anni fa nasceva Louise Brown e iniziava l’era della Procreazione Medicalmente Assistita
25 luglio 1978: una data storica, rivoluzionaria, nel campo della Riproduzione Medicalmente Assistita. A Oldham, cittadina nel Nord dell’Inghilterra, nasce Louise Brown, la prima bambina concepita in provetta grazie alla fecondazione assistita, tecnica che risulterà fondamentale per affrontare con successo infertilità e sterilità. Da quel giorno di tempo ne è trascorso davvero molto e in […]
Fecondazione eterologa: finalmente il ticket, ma la Lombardia si chiama fuori
E la presidente della Commissione Igiene e Sanità, Emilia Grazia De Biasi, presenta un disegno di legge
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione