Uno studio del Mass General Brigham conferma che anche livelli minimi di attività fisica, purché regolari, possono ridurre mortalità e malattie cardiovascolari
Non serve una maratona per prendersi cura della propria salute. Per migliaia di donne anziane potrebbe essere sufficiente aumentare il consueto numero di passi, anche solo uno o due giorni alla settimana. È quanto rivela uno studio prospettico condotto dai ricercatori del Mass General Brigham di Boston su 13.547 donne con un’età media di 71,8 anni. I ricercatori hanno monitorato per una settimana il numero di passi e seguito i risultati ottenuti in termini di mortalità e malattie cardiovascolari per oltre dieci anni.
Lo studio: dal monitoraggio dei passi ai dati concreti
Le partecipanti, tutte senza diagnosi pregresse di cardiopatie o cancro, hanno indossato accelerometri tra il 2011 e il 2015. Durante un follow-up mediano di 10,9 anni, 1.765 donne (13,0%) sono decedute e 781 (5,1%) hanno sviluppato malattie cardiovascolari. I risultati, pubblicati sul British Journal of Sports Medicine, mostrano che raggiungere almeno 4mila passi 1–2 giorni a settimana riduce il rischio di mortalità del 26% e di malattie cardiovascolari del 27%, rispetto a chi non raggiunge mai questa soglia. Quando le donne raggiungono i 4mila passi fino a tre volte alla settimana il beneficio aumenta: il rischio di mortalità cala del 40% e quello di malattie cardiovascolari rimane ridotto del 27%. Con soglie più alte di passi giornalieri (5-6 o 7mila), il rischio di mortalità continua a diminuire, ma in maniera più moderata, mostrando una relazione curvilinea inversa.
Conta di più quanto ci muoviamo, non quando
Lo studio conferma che non è tanto la distribuzione dei passi nella settimana a determinare il beneficio, quanto il volume complessivo. Donne con un numero totale di passi simile, sia che li compiano costantemente ogni giorno sia che concentrino l’attività in pochi giorni, ottengono vantaggi simili. In altre parole, non esiste un modo ‘migliore’ di raggiungere la soglia giornaliera. “I progressi tecnologici hanno reso la nostra vita sempre più sedentaria, e le persone anziane sono tra quelle che si muovono meno – spiega il ricercatore senior I-Min Lee, epidemiologo dell’ospedale di Boston -. I nostri dati dimostrano che anche un’attività fisica molto semplice e alla portata di tutti, come camminare, può offrire protezione contro le malattie cardiovascolari e ridurre il rischio di morte”, conclude.
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