Contributi e Opinioni 15 Maggio 2018 10:57

Caso ‘Ken umano’, attenzione alla ‘febbre del ritocco’: bisogna saper dire di no

Tiene banco in questi giorni il caso del ‘Ken umano’, l’uomo che detiene il Guinness dei primati per il numero di interventi di chirurgia estetica sostenuti – in tutto 58 – tra cui la pericolosa asportazione di alcune costole per rendere più sottile il punto vita. La Sicpre, Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, anche in seguito alla partecipazione dell’uomo al Grande Fratello, prende posizione e dice ‘no’ alla ‘febbre del ritocco’.

«La chirurgia estetica nasce dall’esigenza e dalla possibilità di correggere mediante il gesto chirurgico, e con i rischi della chirurgia, difetti reali o avvertiti come tali», ricorda Adriana Cordova, presidente della più rappresentativa associazione di chirurghi plastici del nostro Paese. Questi difetti possono essere congeniti, acquisiti o conseguenti al processo di invecchiamento e hanno la caratteristica comune di provocare un disagio esclusivamente psicologico al soggetto. Ma c’è un confine da non superare. «Il ruolo del chirurgo estetico, se ha esperienza e capacità, è quello di correggere il difetto – dice ancora Cordova – modificando la forma anatomica verso un aspetto naturale e armonioso. Nulla a che vedere con l’assecondare idee bizzarre. Questi casi non hanno nulla a che fare con la finalità della chirurgia plastica e della chirurgia estetica, anzi rappresentano proprio il confine che non si dovrebbe superare per accontentare le richieste del paziente».

Ancora una volta, quindi, la Sicpre ribadisce che la chirurgia è una cosa seria: ogni gesto chirurgico è «unico e irripetibile» e, una volta fatta l’incisione, non si torna indietro. «Esortiamo quindi i chirurghi – riprende Cordova – a mantenere nell’esercizio della chirurgia estetica un’etica medica che innanzitutto chiede il rispetto della massima ‘primum non nocere’, una massima da applicare al corpo e allo spirito. È fondamentale non spingersi oltre i confini dell’armonia anatomica per assecondare le richieste dei pazienti». Insieme al messaggio per i chirurghi, ce n’è uno per i pazienti. «È profondamente sbagliato ricorrere alla chirurgia per ‘mascherarsi’ – sottolinea Cordova – La chirurgia non è un gioco e non è giusto, per gioco, mettere a rischio il corpo e la vita stessa».

Articoli correlati
Chirurgia estetica, D’Andrea: «Da cancro al seno a violenze domestiche, ripristiniamo integrità della donna»
Dalla tavola rotonda organizzata a Napoli levata di scudi contro abusivismo e migrazione sanitaria
Medicina estetica, come evitare che “l’operazione bellezza” diventi un boomerang
D’Andrea (Federico II): «Formazione specifica del professionista è una skill necessaria. Chirurgia in regime ambulatoriale? Solo se rispettati tutti gli standard»
Medicina estetica, con i fili di trazione lifting non chirurgico e risultati garantiti? Cosa dice l’esperto
Domenico Centofanti, vicepresidente SIME, analizza l’ultima moda in ambito estetico: costi, benefici ed effetti collaterali: «Terapia efficace e poco invasiva, con ridotti rischi di complicanze. Indicata per pazienti con un grado di lassità cutanea lieve e anche per chi ha già fatto botox e filler»
di Federica Bosco
Chirurgia plastica ed estetica, D’Andrea (Sicpre): «Nuova frontiera Medicina Rigenerativa»
«Oltre alla chirurgia plastica, il suo uso si è esteso con successo anche alla medicina Estetica per correggere rughe, lassità dei tessuti del viso e del corpo, perdite di volumi, sempre che gli interventi siano effettuati da mani esperte» dichiara il Presidente SICPRE
Bra Day 2021, D’Andrea (SICPRE): «Ricostruzione del seno tappa fondamentale per guarigione»
Nella giornata del 20 ottobre si terranno visite gratuite in tutte le Breast Unit d’Italia rivolte alle donne con tumore alla mammella che devono sottoporsi all’intervento o che lo hanno già eseguito
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.