Pandemie 20 Dicembre 2022 14:25

Quarta dose di vaccino: chi deve farla?

A meno che non ci siano specifiche controindicazioni, la quarta dose del vaccino anti-Covid è consigliata a tutti per rafforzare l'immunità. Mentre è raccomandata fortemente a specifiche categorie alle quali viene data anche priorità nella somministrazione di uno dei due vaccini aggiornati attualmente disponibili
Quarta dose di vaccino: chi deve farla?

A meno che non ci siano specifiche controindicazioni, la quarta dose del vaccino anti-Covid è consigliata a tutti. Il secondo booster, infatti, serve rafforzare l’immunità acquisita tramite le precedenti somministrazioni e/o infezioni contro il virus Sars-CoV-2. Ma in una circolare diffusa lo scorso settembre dal ministero della Salute sono state indicate specifiche categorie a cui la quarta dose è fortemente raccomandata e alle quali viene data anche priorità nella somministrazione di uno dei due vaccini aggiornati attualmente disponibili.

Dagli over 60 alle donne incinte, le categorie a cui è raccomandata la quarta dose

Le persone a cui è raccomandata la quarta dose sono:

  • gli over 60;
  • coloro che hanno un’elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti a partire dai 12 anni;
  • agli operatori sanitari;
  • agli ospiti e agli operatori delle strutture residenziali;
  • alle donne in gravidanza, a seconda delle modalità e delle tempistiche previste;
  • a seguito di valutazione e giudizio clinico specialistico, alle persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici;
  • alle persone sottoposte a trapianto emopoietico o di organo solido che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima.

Rafforzare l’immunità in vista delle feste di Natale

Sottoporsi alla somministrazione del secondo booster è ancora più importante ora che si avvicinano le feste natalizie, quando cioè sono in programma incontri stretti e ravvicinati con i propri cari. In primis perché rafforzare la protezione limita le possibilità che, in caso di infezione, si sviluppi una forma grave di Covid-19. Poi perché la quarta dose, anche se non annulla il rischio di contrarre l’infezione, ne abbassa certamente le probabilità e, in questo modo, si proteggono le persone fragili intorno a noi. Tuttavia, è bene ricordare che, secondo quanto indicato dal ministero, la quarta dose va somministrata alle categorie destinatarie «purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi dalla prima dose booster o dall’ultima infezione successiva al richiamo».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Salute

Tumori: nel Lazio 32mila nuovi casi e 46mila ricoveri. AIOM: “Tutti i pazienti vanno vaccinati”

I tumori ogni anno nel Lazio sono responsabili di oltre 46mila ricoveri e fanno registrare più di 32mila nuovi casi. Per migliorare le condizioni di salute dei pazienti ogni paziente dovrebbe v...
Advocacy e Associazioni

Sanità, la comunicazione delle Associazioni pazienti è il motore del cambiamento

Sedici Associazioni aderiscono al primo Manifesto sulla comunicazione promosso da Lilly per rafforzare il dialogo in sanità