L’ex responsabile Sanità del PD e padre della legge sulla responsabilità professionale lancia il suo laboratorio di idee: «Tra i temi di cui ci occuperemo le disparità provocate dai diversi sistemi sanitari regionali, le liste di attesa, le reti territoriali»
«L’attività medica libero professionale è assolutamente marginale, basta colpevolizzare i camici bianchi», afferma La Torre che apre a meccanismi di controllo: «Regolamentiamo le parcelle e riorganizziamo le strutture». Il deputato Misiti (M5S): «Problema è legato a esami strumentali, non al gesto chirurgico. Serve digitalizzazione delle liste»
Il provvedimento inserito in legge di Bilancio prevede che chi ha lavorato 36 mesi negli ultimi 10 anni possa continuare ad esercitare anche senza i titoli per iscriversi al maxi Ordine delle professioni sanitarie. «Ben venga elenco speciale – spiega Beux – ma per l’iscrizione bisogna introdurre elementi qualitativi come percorso formativo, titolo di studio, inquadramento professionale e retribuzione»
L’associazione che raccoglie i ‘gastrectomizzati’ conta 2300 aderenti. È nata nel 2013 dopo la nascita del gruppo Facebook. La presidente sottolinea: «Avere la possibilità di trovarsi duemila e trecento persone che in tempo reale ti dicono cosa puoi fare se ti si blocca il cibo, chiaramente senza sostituire il medico, rasserena e rassicura»
È battaglia sulla norma che consente di accedere a queste professioni per chi ha lavorato per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi 10 anni. M5S difende provvedimento, opposizioni e associazioni di categoria non ci stanno
Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che lascia dopo quattro anni e mezzo, sottolinea: «Percorso impegnativo ed entusiasmante. Abbiamo stabilizzato 473 unità di personale e destinato 16 milioni di euro a logistica e tecnologie». Nel suo futuro la presidenza della Federazione mondiale delle Società di Sanità pubblica. Da ultimo l’incarico nel Comitato scientifico della Fondazione “Italia in Salute” di Federico Gelli
Dal 2019 al 2020 sei simposi nazionali e 106 incontri. Cambierà anche il codice deontologico. Il presidente della Federazione: «Alla fine sarà stilata la Magna Carta del medico per orientare gli Ordini nelle scelte di politica sanitaria»
Il Presidente dell’Ordine dei Medici della Capitale annuncia che chiederà un tavolo in regione per far sì che le risorse umane in organico non siano basate solo sul numero degli accessi ma anche sulle reali attività svolte. Pugliese (Pertini): «Età media è 54 anni, ma qui si fanno tanti turni di notte»
La Società italiana di Medicina diagnostica e terapeutica sottolinea: «La riduzione di morbilità e mortalità è possibile promuovendo un approccio integrato, a livello individuale e di popolazione, mediante il riconoscimento e la gestione multidisciplinare dei fattori di rischio»
Il delegato all’Università di Viale Trastevere parla della riforma del test di accesso a Medicina: «La modalità su cui cominciamo a riflettere è quella di un primo anno o di un percorso iniziale integrato tra varie discipline così che la medicina non sia più un percorso isolato»