Come ogni anno, con l’approssimarsi della campagna vaccinale antiinfluenzale, si riaccendono polemiche sull’utilità delle vaccinazioni che arrivano a mettere in discussione persino i vaccini obbligatori per l’infanzia.
AMCLI ETS – Associazione Microbiologi Clinici Italiani – richiama l’attenzione sull’importanza della vaccinazione come strumento fondamentale di prevenzione. “Nonostante le evidenze scientifiche consolidate sottolinea in una nota – in Italia e all’estero continuano a emergere posizioni che mettono in discussione l’efficacia e la necessità dei vaccini, alimentando dibattiti che rischiano di minare la fiducia della popolazione”.
AMCLI “esprime preoccupazione per la diffusione di tesi antiscientifiche, antistoriche e antietiche, talvolta sostenute da esponenti politici per compiacere una minoranza no vax”.
Come Società Scientifica, AMCLI ricorda che “le vaccinazioni antipolio, antidifterite, antimorbillo, antipertosse, antirosolia, antitetano, anti-haemophilus b, contro la varicella e molte altre, hanno contribuito in modo determinante a salvaguardare la popolazione – soprattutto infantile – da gravi malattie e dalla morte”.
“Non è nel nostro DNA fare terrorismo sanitario – sottolinea Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI – ma non possiamo rimanere indifferenti di fronte al tentativo di giustificare quella che viene definita “cultura no vax” e che, in realtà, non è cultura ma oscurantismo. Come Microbiologi Clinici ribadiamo che le vaccinazioni, prima ancora che un obbligo, rappresentano un dovere civile, non solo verso chi si vaccina, ma nei confronti dell’intera comunità”.