Salute 3 Gennaio 2023 16:39

Abusi sui minori, cresce allarme pedopornografia online e sextortion

Più ragazzini dai 10 ai 13 anni adescati online a scopo sessuale e più casi di sextortion nella fascia d'età 10-13 anni. Nel 2022 il web è stato ancora più insidioso per i minorenni, almeno secondo quanto emerso dall'ultimo report sull'attività della Polizia Postale
Abusi sui minori, cresce allarme pedopornografia online e sextortion

Più ragazzini dai 10 ai 13 anni adescati online a scopo sessuale e più casi di sextortion nella fascia d’età 10-13 anni. Nel 2022 il web è stato ancora più insidioso per i minorenni, almeno secondo quanto emerso dall’ultimo report sull’attività della Polizia Postale. Nel dettaglio, il documento segnala 424 casi di adescamento online trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online nel 2022: la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale.

Social network e videogiochi online sono i luoghi virtuali più pericolosi

Continua a preoccupare, sottolinea la Polizia Postale, il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

In aumento i casi di sextortiorn tra i minori

Nel corso del 2022 sono stati trattati 130 casi di sextortion, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili. Il fenomeno – che si concretizza nell’estorsione per ricattare una persona sulla base di immagini o filmati che mostrano la vittima mentre compie atti sessuali e/o nuda – che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, spiega la Polizia Postale, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Recentemente le sextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e «avvenenti» sconosciuti. La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste.

In crescita il numero di minori denunciati per cyberbullismo

Cala invece il numero dei casi di cyberbullismo nel 2022 trattati dalla polizia Postale che sono in totale 323 contro i 458 del 2021. Secondo quanto emerge dal report, sono 17 i casi trattati con vittime minori di 9 anni contro i 27 del 2021, 87 quelli che hanno riguardato la fascia tra i 10 e i 13 anni, contro i 112 dell’anno precedente e sono 219 quelli che hanno riguardato i 14-17enni contro i 319 del 2021. Aumentano invece i minori denunciati per cyberbullismo che sono stati 128 nel 2022 contro i 117 del 2021. Secondo la Polizia Postale, il calo dei casi di cyberbullismo può essere interpretato come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, nelle strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.

 

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