Gli Esperti Rispondono 10 Maggio 2021 18:11

I medici in pensione che hanno dato disponibilità per effettuare vaccinazioni devono rinunciare al trattamento pensionistico?

È vero che i medici in pensione che hanno dato la loro disponibilità per effettuare le vaccinazioni si vedranno sospendere il trattamento pensionistico per il periodo in cui svolgeranno questa attività? L’art. 3 bis del D.L. 2/21 convertito nella l. 29/21 sembrerebbe aver sospeso il trattamento previdenziale per le mensilità in cui l’incarico verrà retribuito. […]

È vero che i medici in pensione che hanno dato la loro disponibilità per effettuare le vaccinazioni si vedranno sospendere il trattamento pensionistico per il periodo in cui svolgeranno questa attività?

L’art. 3 bis del D.L. 2/21 convertito nella l. 29/21 sembrerebbe aver sospeso il trattamento previdenziale per le mensilità in cui l’incarico verrà retribuito. Va precisato però che la norma è scritta in modo poco chiaro e questo tipo di interpretazione non sembra conciliabile sia con la ratio dell’iniziativa di estendere ai pensionati la possibilità di ricevere incarichi retribuiti per fronteggiare le esigenze Covid-19, sia con le logiche che presiedono il nostro sistema previdenziale. Per questo motivo, si può fondatamente ritenere l’unica interpretazione costituzionalmente orientata dovrebbe essere quella per cui l’art. 3 bis nell’ultimo capoverso vuole intendere che i compensi percepiti per l’attività di vaccinatore non andranno ad incidere sui criteri di calcolo dell’emolumento pensionistico, così da aumentarlo in futuro. La criticità comunque è in valutazione e le Istituzioni si stanno muovendo per trovare una soluzione legislativa che espliciti meglio diritti e doveri, andando ad integrare la norma attualmente non esaustiva.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Malattia renale cronica, Vanacore (ANED): “La diagnosi precoce è un diritto: cambia la storia dei pazienti e il decorso della patologia”

Il Presidente dell’ANED: “Questa patologia, almeno agli esordi, non dà segni di sé, è subdola e silenziosa. I primi sintomi compaiono spesso quando la malattia renale ...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Un ponte con medici e istituzioni, l’evoluzione delle associazioni dei pazienti sta cambiando la sanità

Nel corso degli anni il ruolo delle associazioni dei pazienti si è evoluto, così come si è evoluto il ruolo del paziente, oggi considerato in misura maggiore (seppure non ancora s...