Salute 11 Marzo 2021 11:29

Vaccinazioni dei pazienti vulnerabili, ancora molte le criticità

Per quali patologie sono consigliati i vaccini a mRNA come Pfizer e Moderna?

di Peter D'Angelo
Vaccinazioni dei pazienti vulnerabili, ancora molte le criticità

La vaccinazione anti-Covid dei pazienti fragili procede a macchia di leopardo. In Lombardia non c’è ancora nessuna data certa per questa categoria di pazienti; in Campania i disabili e i fragili vengono dopo gli over 80 e partiranno a fine mese; nel Lazio è già partita la campagna per chi è in possesso di esenzioni per malattie croniche e invalidanti. Come ci spiega Guido Forni, immunologo dell’Accademia dei Lincei, «i fattori di rischio sono: età, con rischio massimo oltre gli 80 anni, sesso (i maschi, per motivi non del tutto chiariti, sono più a rischio), cardiopatie, diabete e peso corporeo al di sopra del normale. Inoltre, ritengo che soggetti con dispnea o asma grave siano più a rischio».

Lo scarso approvvigionamento dei vaccini impone delle scelte delicate: è importante individuare quali pazienti abbiano priorità assoluta. Il ministero della Salute ha esteso l’uso di AstraZeneca agli over65, ma questo non riguarda «i soggetti estremamente fragili. In questi soggetti – si legge nella nota ministeriale dell’8 marzo -, si conferma l’indicazione a un uso preferenziale dei vaccini a RNA messaggero (Pfizer/Moderna, ndr)».

L’integrazione delle categorie fragili rappresenta un percorso positivo, certo, ma continuano ad essere esclusi «la maggior parte dei pazienti reumatologici che presentano patologie croniche e quindi sarebbero da considerare in qualche modo vulnerabili», ci spiega Roberto Gerli, presidente della Società Italiana di Reumatologia.

«Ma è evidente che i pazienti affetti da malattie autoimmunitarie sistemiche e flogistico-croniche, in particolare quelli con specifiche comorbidità ed in terapia immunosoppressiva, sono a maggior rischio. In tale ottica, la Società Italiana di Reumatologia sta approntando un documento che possa fornire con maggiore precisione alcuni suggerimenti agli organi competenti per l’identificazione di tali gruppi di pazienti». E conclude: «Tuttavia si ritiene che nella grande maggioranza dei pazienti reumatologici si possa comunque effettuare la vaccinazione anche con il vaccino AstraZeneca».

Per quanto riguarda le malattie autoimmuni va puntualizzato che «il rischio non è la malattia auto-immune in sé, ma i trattamenti a cui questi soggetti sono sottoposti – insiste Forni -. Tali trattamenti comportano frequentemente una riduzione della risposta immune, particolarmente a carico della componente linfocitaria, componente di primaria importanza nella risposta al virus. Nei soggetti con malattie auto-immuni è possibile che la vaccinazione abbia minore efficacia».

Una categoria esclusa, molto consistente, è quella che riguarda i caregiver (i famigliari che si occupano del paziente fragile), nel caso specifico quelli in cui gli assistiti possono accedere al vaccino. Questa una delle criticità: chi si occupa dei familiari gravemente inabili qualora il caregiver contraesse il Covid-19?

 

Persone con patologie per le quali viene raccomandato preferenzialmente l’utilizzo di vaccini a mRNA (Pfizer/Moderna)

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Vaccini anti-Covid ai bambini, Rasi: «Per Natale regaliamo ai nostri figli uno “scudo” contro il virus»
Nel corso di formazione professionale Ecm di Consulcesi Club "Come nasce un vaccino. Progettazione, sviluppo, sperimentazione e commercializzazione", Rasi spiega agli operatori sanitari il perché bisogna fidarsi della scienza
Vaccinare i bambini essenziale per immunità di gregge. Mannucci (Aifa): «Insensati timori su effetti a lungo termine»
«I bambini rispondono meglio degli adulti ai vaccini, l’approvazione della FDA negli Usa è un segnale preciso»
di Federica Bosco
Ministero: «I sanitari non vaccinati non possono esercitare in alcun modo la professione»
La circolare del Ministero della Salute alle Federazioni degli Ordini: «La sospensione é tout court, e non limitata alle attività a contatto con le persone. Eventuali ricorsi alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie non hanno effetti impeditivi»
Eventi avversi vaccini anti-Covid, non grave l’86%. Il rapporto Aifa
Pervenute 91 mila segnalazioni su un totale di 76,5 milioni di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 119 ogni 100.000 dosi)
Scuola, appello ai pediatri: «Parlate a genitori e ragazzi, il vaccino è fondamentale per la didattica in presenza»
Di Mauro (SIPPS) punta sulla corretta informazione scientifica per fugare dubbi e paure. Barbi (FIASO): «I giovani chiedono di vaccinarsi, mentre i genitori temono effetti collaterali a lunga scadenza. È importante tranquillizzarli»
di Federica Bosco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...