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Emilia Romagna, Vaccini: «Nessun bimbo mandato a casa da nido perché non vaccinato»

«Sul tema vaccini per i bimbi da 0 a 3 anni la cosa è molto semplice. L’obbligo scatta per le iscrizioni all’anno educativo 2017/2018, quindi a settembre prossimo. Chi vuole iscriversi ora all’anno educativo in corso non ha bisogno di adempiere ad obblighi che la legge prevede solo a partire da settembre». Lo afferma Sergio Venturi, assessore […]

«Sul tema vaccini per i bimbi da 0 a 3 anni la cosa è molto semplice. L’obbligo scatta per le iscrizioni all’anno educativo 2017/2018, quindi a settembre prossimo. Chi vuole iscriversi ora all’anno educativo in corso non ha bisogno di adempiere ad obblighi che la legge prevede solo a partire da settembre».

Lo afferma Sergio Venturi, assessore regionale alla Salute dell’Emilia Romagna, rispondendo alle dichiarazioni della consigliera regionale Raffaella Sensoli (M5s), la quale aveva affermato che «l’Ausl di Reggio Emilia non avrebbe garantito la somministrazione dei 4 vaccini (tetano, polio, epatite B e difterite), previsti dalla legge regionale approvata nei mesi scorsi dalla Regione Emilia-Romagna, ad un bambino i cui genitori intendevano iscrivere al nido».

Venturi spiega che «le linee guida per l’applicazione della legge, che abbiamo recentemente approvato, sono chiarissime nel dire che, oggi, nessuno può negare l’accesso al nido a nessuno. A prescindere dalle vaccinazioni. Abbiamo sposato la linea della prudenza, stabilendo che la frequenza è garantita comunque fino a settembre. Ed è in atto un confronto a livello nazionale dopo l’impegno del ministro Lorenzin ad approvare una legge nazionale per l’estensione della copertura vaccinale, proprio sull’esempio dell’Emilia-Romagna, confronto dei cui esiti non potremo non tenere conto». «Naturalmente – termina l’assessore – come detto fin dall’approvazione della legge, siamo al lavoro per garantire quanto necessario affinché non vi siano contraddizioni tra lo spirito della legge e l’offerta di vaccini presente sul mercato».

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