Voci della Sanità 30 Settembre 2020 16:30

Aggressioni agli operatori sanitari, UGL Sanità: «Valutare la reintroduzione di presidi di controllo delle forze dell’ordine»

«Chiediamo che si introducano ulteriori misure per mettere in sicurezza chi sta lottando strenuamente per la salute dei cittadini» sottolinea il Segretario dell’UGL Sanità Gianluca Giuliano

«Un recente studio ha portato alla luce un dato allarmante. Almeno 8 operatori sanitari su 10 hanno subito o assistito a un episodio di violenza o aggressione all’interno di strutture ospedaliere». È quanto comunica in una nota l’UGL Sanità. 

«La sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro – commenta il Segretario Nazionale UGL Sanità Gianluca Giuliano – è un diritto per cui combatte strenuamente il nostro sindacato. Leggere questi numeri aiuta a capire come, nonostante l’inasprimento delle pene attraverso il recente varo della “legge antiviolenza”, rivolta a chi commette atti di aggressione verso il personale sanitario, il problema, sull’intero suolo nazionale, continua a persistere. Chiediamo, quindi, che si introducano ulteriori misure per mettere in sicurezza chi sta lottando strenuamente per la salute dei cittadini».

Si passa dalle preponderanti aggressioni verbali fino a arrivare a quelle fisiche. «Tutto questo – prosegue Giuliano – aumenta lo stato di tensione a cui gli operatori della sanità sono sottoposti trovandosi costretti spesso a prestare servizio in luoghi che considerano sempre meno sicuri. È auspicabile per questo che vengano messi a loro disposizione tutti gli strumenti necessari per difendersi. Da corsi di formazione loro dedicati che aiutino a gestire la violenza, alla valutazione della reintroduzione di presidi di controllo delle forze dell’ordine all’interno degli ospedali».

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